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Arbitri e Var a processo: Rapuano retrocede in B

Due errori contro la Juve riconosciuti anche dall’Aia.
Le pressioni dei fischietti seduti al monitor fanno sbagliare i colleghi in campo

Siamo solo alla quarta giornata e regna già il caos. Un altro weekend pieno di errori arbitrali, gravi al punto che l’Aia non li nega e anzi prende provvedimenti: Rapuano, dopo i pasticci di Verona-Juve, verrà spedito in serie B per un po’. Una settimana fa l’accoppiata Fabbri-Marcenaro ha sbagliato sul rigore non concesso al Milan contro il Bologna. Sabato al Bentegodi Rapuano è stato protagonista in negativo e peggio di lui ha fatto il Var Aureliano (e non è la prima volta): ha visto un rigore che non c’era per la squadra di Zanetti e indotto in errore il collega, a cui poi non ha segnalato che Orban era da cartellino rosso.

Il rigore al Verona e il dietrofront di Rapuano

Nel primo episodio, sulla rimessa laterale di Bradaric, Nelsson è saltato davanti a Joao Mario oscurandogli la visuale: il pallone è andato a sbattere sul braccio dello juventino, il cui movimento era congruo con la volontà di colpire di testa. Rapuano aveva lasciato correre, ma è stato richiamato al monitor e spinto a prendere la decisione errata. Da quel momento non ne ha più azzeccata una. Inspiegabile è stata infatti la mancata espulsione di Orban per una gomitata a Gatti: l’arbitro era a pochi passi, ma ha valutato l’intervento da giallo e a Lissone Aureliano ha ignorato l’episodio. Un mistero. I due pasticci saranno al centro della puntata di domani di Open Var su Dazn.

Le lamentele del Genoa

Anche il Genoa si è lamentato per il rigore concesso al Bologna da Collu su segnalazione del Var Maggioni (tocco di braccio di Carboni). Una scelta divisiva, che però l’Aia ha apprezzato. Vieira meno. Chi si salva? Sozza ha diretto bene il derby di Roma, Doveri a Udine ha concesso il vantaggio al Milan non fischiando il fallo di Karlstrom su Pulisic nell’azione che ha portato al gol di Fofana.

Il precedente di Rapuano in Milan-Bologna

Rapuano nella giornata precedente era il quarto uomo in Milan-Bologna: aveva fatto infuriare Allegri segnalando all’arbitro Marcenaro l’opinione colorita che Max gli aveva sussurrato all’orecchio sul Var. Nel merito, aveva ragione Allegri: Fabbri, al monitor, aveva convinto Marcenaro a togliere il rigore ai rossoneri mostrandogli il contatto di Freuler su Nkunku e non quello precedente di Lucumì. Gli audio hanno rivelato una pressione eccessiva per cambiare la decisione, inizialmente corretta, di Marcenaro. La sensazione è che troppo spesso il Var voglia decidere al posto dell’arbitro e lo faccia sbagliare di più. Ma non era nato per ridurre gli errori?

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