Vestito che calza bene, non si cambia. E il riferimento ad uno dei vecchi adagi del calcio non è puramente casuale. Il Napoli resta col 4-1-4-1 che tanto bene ha funzionato nelle prime tre giornate di campionato. Antonio Conte non è intenzionato a prendere le forbici per confezionare un nuovo abito in vista della sfida di stasera con il Pisa in cui è probabile il debutto di un vecchio amico come Raul Albiol.
Le sensazioni vanno verso una conferma dei Fab Four del centrocampo, soluzione provata durante il ritiro a Castel di Sangro e diventata poi una certezza in questo avvio di stagione. L’unica variante riguarda gli interpreti. Perché rispetto alla formazione originale, potrebbe esserci una novità. Conte sta pensando di concedere un turno di riposo a Stan Lobotka, finora cervello indispensabile di questo Napoli. Non si è mai fermato e l’ipotesi Gilmour sta avanzando nella considerazione dell’allenatore.
Lo scozzese è entrato bene all’Etihad contro il City. Interpreta ovviamente il ruolo del regista in modo diverso rispetto a Lobotka, ma è comunque efficace. Come si dice in gergo, può alternare il gioco corto (il passaggio ravvicinato) al lancio lungo. Con un attaccante come Hojlund, bravo in profondità, il piano può funzionare. Gilmour, dunque, più Anguissa, McTominay (Elmas può far rifiatare entrambi in corso d’opera) e De Bruyne. Kdb è reduce dai 26 minuti dell’Etihad, quindi ha l’obiettivo di riprendersi la scena al Maradona, dove finora non ha mai segnato. E gli altri cambi? Conte sta pensando di confermare la stessa linea difensiva delle ultime partite: Buongiorno è favorito su Juan Jesus, Beukema completerà il tandem del reparto arretrato in attesa del rientro di Rrahmani. Il ministro della difesa del Napoli è recuperato e sarà convocato. Si accomoderà in panchina col Pisa, in attesa di riprendere il suo posto domenica prossima a San Siro con il Milan. Nessun dubbio neanche per quanto riguarda i terzini: Di Lorenzo ci sarà dopo il rosso contro il City, Spinazzola è favorito su Olivera anche se il ballottaggio resiste.
Miguel Gutierrez spera di debuttare in corso d’opera. E il portiere? Se la logica è quella dell’avversario (il Pisa non pressa alto come il City) stavolta dovrebbe toccare ad Alex Meret anche se Milinkovic Savic è reduce da una prestazione importante in Champions League. Il friulano dovrebbe spuntarla. In attacco Hojlund sarà riconfermato (con Lucca pronto a subentrare). Il danese è stato sostituito dopo 27 minuti nella ripresa contro il City e quindi sarà riproposto dal primo minuto. La logica è la stessa anche per quanto riguarda Politano. Ha giocato meno di un’ora all’Etihad, quindi ha avuto modo di rifiatare. Conte difficilmente rinuncerà al suo totem della fascia destra. Se le sensazioni fossero confermate. David Neres resterebbe una risorsa da inserire nella ripresa. Il brasiliano sta crescendo gradualmente di condizione e sicuramente rappresenterà un fattore del Napoli nei prossimi mesi, ma intanto col Pisa potrebbe cominciare di nuovo in panchina. Due cambi, dunque. Forse tre. Conte punta ancora sul blocco dei titolari per mettere subito in chiaro i rapporti di forza e poi dare spazio agli altri: la filosofia è questa. Funzionerà? Al Maradona l’ardua sentenza.