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Roma, ci pensa la difesa: gol di Ndicka e Mancini, 2-1 al Nizza

Gasperini vince al suo esordio europeo in giallorosso. Problemi di ordine pubblico: 103 ultrà romanisti in stato di fermo

La vigilia di Nizza-Roma era stata all’insegna di sirene e verbali: 103 ultras giallorossi armati di bastoni, taglierini e petardi, posti in stato di fermo dalla polizia francese al loro arrivo in Costa Azzurra e trasportati nella vicina località di Cagnes-sur-Mer. Il loro rilascio verrà discusso oggi nel giudizio per direttissima, con il rischio di multe individuali fino a 15 mila euro. Una guerriglia annunciata ed evitata tra le due tifoserie, grazie alla segnalazione della Digos di Roma.

«La cronaca della gara»

Se gli attaccanti non segnano ci pensano i difensori

Appendice violenta che ha poco a che fare con la Roma dominante vista all’Allianz Riviera, nonostante l’affanno finale che ha fatto imbufalire (e ammonire) Gasperini. I giallorossi a Nizza hanno vinto 2-1 grazie ai gol di Ndicka e Mancini e regalato la prima gioia europea a Gasperini. Che per adesso deve accontentarsi di veder segnare tutti, tranne i suoi attaccanti. E può godersi un ritrovato Lorenzo Pellegrini, ancora una volta protagonista dopo il gol vittoria al derby. Ma i motivi per essere soddisfatto non mancano. La Roma ad ogni uscita fa un passo in avanti verso l’interpretazione gasperiniana del calcio. In attesa che Dovbyk — titolare per la prima volta in stagione — e Ferguson ritrovino verve sotto porta.

Primo tempo gasperiniano

Nel primo tempo il dominio del campo é stato totale. Sprazzi di Atalanta in maglia giallorossa, con un pressing asfissiante uomo su uomo che bloccava ogni idea di offesa del Nizza. Basico nel dare palla a Boga nella speranza saltasse tutti i difensori avversari. La Roma invece palleggiava, giocava e accerchiava. Ma non tirava, se non nell’occasione del gol annullato (giustamente) a Mancini. Evidenziando ancora un volta la mancanza del guizzo giusto negli ultimi metri. Gasp ad inizio ripresa si è giocato la carta Pellegrini. E come al derby, il capitano (ieri con fascia al braccio) ha risposto presente. Con due colpi di testa nel giro di pochi secondi ha creato da solo più di tutto l’attacco romanista nel primo tempo. Poi, dopo cinque minuti dal suo ingresso, il graffio. Da un suo angolo, Ndicka ha portato in vantaggio la Roma. Tre minuti dopo, il raddoppio di Mancini, destro al volo, stavolta su assist di Tsimikas.

Finale con qualche brivido

Ma a fine settembre la Roma non può essere ancora una macchina perfetta. E infatti dopo il vantaggio ha ripetuto gli errori evidenziati da Gasp alla vigilia. Arretrando e soffrendo. Pisilli ha regalato a Mendy un rigore trasformato da Moffi. Il Nizza è tornato a crederci, Gasp ha inserito Hermoso e si è fatto ammonire pur di scuotere la squadra. Ha funzionato. E per adesso è quello che conta.

Nizza-Roma 1-2 (0-0)

Nizza (3-4-2-1): Diouf 5.5 — Mendy 5, Bah 5, Dante 5.5 — Louchet 6, Vanhoutte 6, Boudaoui 5.5 (17’ st Clauss 6), Bard 5.5 (35’ st Abdi sv) — Sanson 5 (17’ st Diop 6), Boga 6.5 (35’ st Ali Cho sv) — Kevin 5 (17’ st Moffi 6.5). All. Haise 5.5.

Roma (3-4-2-1): Svilar 6 — Celik 6.5, Mancini 7, Ndicka 7 — Rensch 6.5 (38’ st Hermoso sv), Koné 6 (24’ st Cristante 6), El Aynaoui 5.5, Tsimikas 6.5 — Soulé 6 (24’ st Pisilli 5), El Shaarawy 5 (1’ st Pellegrini 7) — Dovbyk 5 (24’ st Ferguson 5.5). All. Gasperini 7.

Arbitro: Fernandez (Spa) 5.

Reti: nel st 7′ N’Dicka, 10 ‘ Mancini e 32’ Moffi (rig,)

Note: ammoniti Koné, El Aynaoui, Ndicka, Tsimikas, Hermoso, Gasperini

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