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Sebastiano e Pio Esposito, Cagliari-Inter è un affare di famiglia

I due fratelli contro nella sfida della Unipol Domus

MILANO – Tra Sebastiano e Pio c’è di mezzo il mare. I fratelli Esposito da bambini hanno condiviso il sogno di fare i calciatori, nel rione Cicerone di Castellammare di Stabia. Ma la vita li ha allontanati. Il primo, a 23 anni, cerca la salvezza in Sardegna, nel Cagliari di Fabio Pisacane, dopo una stagione di tante luci e qualche ombra a Empoli. Il secondo, che di anni ne ha compiuti 20, dopo essere stato vice-capocannoniere in Serie B con lo Spezia, ora è la grande speranza dell’Inter di Cristian Chivu, che lo ha cresciuto nelle giovanili nerazzurre, e della Nazionale, che paga la penuria di talenti giovani.

Il derby tra fratelli

Questa sera alla Unipol Domus i due potrebbero incontrarsi da avversari, almeno per qualche minuto. Seba, con ogni probabilità, partirà titolare. Pio salvo sorprese tornerà in panchina, dopo due gare giocate dall’inizio al fianco di Thuram al posto dell’acciaccato Lautaro. Ma ora il capitano è tornato e le gerarchie sono ristabilite. Per vivere l’ennesima favola che riguarda i due fratelli, dopo l’avvicendamento fra l’uno e l’altro in nerazzurro lo scorso giugno al Mondiale per club sul campo dei Seattle Sounders, bisognerà probabilmente attendere il finale di partita. Sempre che, quando Chivu si deciderà a mettere in campo Pio, Pisadog — così i compagni chiamavano l’arcigno difensore Pisacane quando ancora giocava — non abbia già richiamato in panchina Seba. Di certo entrambi, ancora a secco di gol, fremono per segnare.

I problemi di Chivu

Il possibile duello fra i due Esposito — il ragazzino con l’aura da predestinato contro l’ex ragazzino che deve ritrovarsi, dopo anni di prestiti fra estero e Serie B — è solo una delle chiavi di lettura possibili di una partita importante. Lo è per il Cagliari, che in questo avvio di campionato vola, mentre le avversarie nella corsa salvezza affondano: dopo quattro partite i sardi sono a sette punti, quasi il doppio di quanti Parma, Pisa e Lecce ne abbiano raccolti tutte insieme. Non perdere con l’Inter sarebbe un trionfo. E la missione, per una volta, non sembra impossibile. È vero che i nerazzurri alla Unipol Domus hanno sempre vinto negli ultimi anni. Ma è vero anche che oggi i rossoblù in classifica li guardano dall’alto in basso. La squadra di Chivu sembra avere più problemi che punti: appena sei, dopo le sconfitte tutte bianconere contro Udinese e Juventus.

Le formazioni

Se per i padroni di casa il maggior dubbio è a centrocampo, con Felici e Deiola che si contendono un posto, il tecnico romeno dovrebbe sperimentare assai poco. In linea con quanto fatto finora, è realistico che continuerà ad affidarsi alle certezze dei tempi di Inzaghi, tanto nel modulo quanto nella distinta dei giocatori. In porta torna Sommer. A reggere la difesa dovrebbe essere l’arci-veterano Acerbi, che ha da poco presentato l’autobiografia Il guerriero. A centrocampo, l’architetto sarà Çalhanoglu. Dell’attacco si è detto: Thuram e Lautaro, con Pio pronto a entrare. Anche perché l’altra giovane riserva, l’ex parmense Bonny, è alle prese con qualche acciacco. Più che sperimentare — la classifica non lo consente — Chivu mira a mettere a punto la squadra che, dopo la pausa per le nazionali, a metà ottobre dovrà affrontare Roma e Napoli. E in questo senso, il super Cagliari di questo inizio stagione ha tutte le carte in regola per essere molto più che uno sparring partner.

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