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Da Cannavaro a Nevio Scala: con Parma Legends rivivono i mitici anni 90

In occasione della presentazione della terza maglia, ispirata alla squadra che vinse tanto in Italia e in Europa, tanti di quei giocatori si sono ritrovati insieme al tecnico:

PARMA – Una squadra speciale, soprattutto un gruppo di ragazzi cresciuti insieme. Legati ancora oggi. Il Parma celebra le sue stelle più belle, nel giorno della presentazione della terza maglia stagionale, che ricalca quella dei primi anni 90. Un periodo magico, una generazione di fenomeni che tra gli anni 90 e i primi 2000 vinse due volte la Coppa Uefa e tre la Coppa Italia, una Supercoppa europea e una italiana, oltre a una Coppa delle Coppe. E contese almeno uno scudetto alla Juventus.

Melli e gli sketch con il mister

Nella Sala del Ridotto del Teatro Regio, tra lampadari di bronzo dorato e maestose decorazioni neoclassiche, c’è qualche rappresentante di quel Parma per il lancio del progetto Legends, una squadra che da qui in avanti rappresenterà il club. Sono rimasti in contatto, tutti, grazie a un gruppo WhatsApp in cui il più attivo è Melli: “Scrivo barzellette, faccio qualche sketch con il mister”, racconta lui dal palco abbracciando Nevio Scala, allenatore e architetto di un gruppo che ha fatto grandi cose. È l’ospite speciale di una mattinata in cui a Parma sono tornati tra gli altri Cannavaro, Dino Baggio, Benarrivo, Apolloni, Osio, Di Chiara. Altri ci vivono, come Ze Maria.

Scala: “Forse il nostro Parma irripetibile”

I suoi ex giocatori se lo coccolano, scherzano con lui. Quando arriva il suo momento sul palco, Scala viene accolto da un applauso. “Dicono che avevano un grande allenatore, non è vero. Accettavano i miei consigli, tra noi c’era una stima reciproca che andava oltre vittorie e sconfitte. Siamo ancora legati: io non sono tanto tecnologico, ma quella chat sul telefono mi fa impazzire. Forse il nostro Parma è stato irripetibile, però io spero che si riesca ad eguagliare i nostri risultati”. Non è semplice, in effetti. Ma la società di Krause è ambiziosa. Il 28 novembre Scala compirà 78 anni, e ammette che il calcio di oggi non lo stuzzica come un tempo.

I vecchi campioni giocheranno in Italia e all’estero

Si illumina solo quando si parla del Parma. Al Teatro Regio c’è pure il sindaco, Michele Guerra: “Questa squadra è parte della città, di cui porta il nome nel mondo. Sono un patrimonio di Parma. All’estero mi chiedono sempre del Parmigiano, di Giuseppe Verdi e del Parma calcio”. Il progetto Legends, che parte oggi, sarà gestito dal Parma e sarà utile anche per il territorio e per sostenere associazioni per iniziative benefiche. I campioni del passato giocheranno in Italia e all’estero: “Volevamo che rivestissero questi colori – sottolinea il Ceo Cherubini – Quello che avete fatto è ancora tangibile. Lavoriamo per avere un Parma sostenibile e competitivo, garantendoci per ora la permanenza in serie A. Sarà difficile avvicinarsi ai vostri traguardi”.

L’emozione di Fabio Cannavaro

Sul palco del Regio si alternano alcuni protagonisti di allora. Fabio Cannavaro è tra i più emozionati. Per lui Parma è stata un’esperienza formativa, in una carriera che poi lo ha portato al Mondiale vinto da capitano dell’Italia e al Pallone d’Oro: “Ero giovanissimo, il mister mi diede subito fiducia: ho preso tanto dai campioni che ho incontrato qui, sono orgoglioso di aver indossato questa maglia”. Per Dino Baggio “Parma è ancora casa mia, ho trascorso sette anni meravigliosi. Ci è mancato solo lo scudetto, lo avremmo meritato”. “Vinceva il gruppo, mai i singoli”, spiega Benarrivo, che aggiunge: “Vorrei rivedere il Parma in Europa”. “Sono fiero di aver giocato con questa maglia”, dice Fuser. Che poi racconta: “Dovrei scrivere un libro di quegli anni. Una volta Malesani entrò nello spogliatoio mentre Buffon ballava, si infuriò. Ogni tanto tra di noi ridiamo ancora di quell’episodio. Gigi era simpatico, oggi ha un ruolo importante con la Nazionale, che merita”.

Inaugurato il nuovo store

I più curiosi prima della partita con il Torino fanno anche un salto allo store del Parma, inaugurato oggi dal sindaco insieme all’ad Cherubini e ai giocatori Hernani e Valenti. La nuova maglia è un po’ ovunque. Ze Maria è tra i primi ad arrivare. Oggi fa l’allenatore, ma racconta con orgoglio di quando lo voleva il Real Madrid: “Mi chiamarono, ma io non ho mai avuto dubbi. Volevo la serie A, volevo il Parma”. La stagione dei miracoli.

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