Milano – In casa Inter è tutto un dire che il passato è passato. Peccato che poi — senza che nessuno chieda loro di farlo — i giocatori tornino nelle dichiarazioni agli ultimi mesi della gestione Inzaghi. Mettendo insieme il puzzle, emerge un quadro poco idilliaco, che aiuta a capire come una stagione in cui si poteva vincere tutto sia finita senza vincere nulla. E come la miglior annata di sempre dal punto di vista dei conti — il bilancio si è chiuso con 567 milioni di ricavi e 35 di attivo — sia stata invece traumatica per chi è sceso in campo.
Dimarco, frecciata a Inzaghi
«Uscendo matematicamente al sessantesimo, era difficile migliorarmi. Quest’anno sto giocando molto di più e si vede», ha detto Federico Dimarco nella conferenza di vigilia della partita di Champions League di questa sera a San Siro contro lo Slavia Praga. Il riferimento è all’abitudine di Inzaghi di sostituirlo dopo un’ora. Che oggi Dimarco giochi di più, non è vero. E proprio con Inzaghi è diventato titolare, dopo che Conte lo aveva mandato in prestito a Verona. È invece realtà il fatto che Chivu lo utilizzi in modo più flessibile, facendogli giocare intere partite, come col Sassuolo, o inserendolo a gara in corso, come a Cagliari, dove è entrato e ha servito un assist.
Acerbi, e la finale con il Psg
L’uscita di Dimarco testimonia come la ferita della finale di Champions persa 5-0 a Monaco quattro mesi fa continui a fare male. Come siano andate le cose, lo ha raccontato Francesco Acerbi: «Siamo arrivati cotti mentalmente. Eravamo favoriti dopo aver battuto Barcellona e Bayern. Avevamo la pressione di dover vincere a tutti i costi. Siamo arrivati scarichi». Un racconto che rende conto del lavoro di ricostruzione che sta affrontando Chivu. E che sembra dare finalmente frutti.
Chivu ripropone Sommer in porta
Dopo avere preso sei gol contro Udinese e Juventus, l’Inter ne ha incassato uno solo nelle tre sfide successive. «Abbiamo aumentato pressione, riaggressione, occupazione del campo e voglia di vincere i duelli. Poi c’è l’orgoglio dei campioni. Ho una squadra di uomini veri», ha detto Chivu, che si prepara a mettere in porta Sommer, dopo due gare in panchina.
Atalanta a caccia della rivincita col Bruges
Per l’Inter è cruciale vincere le prime quattro partite del maxi-girone di Champions, abbordabili, per arrivare in piedi al tour de force di novembre e dicembre, quando affronterà Atletico, Liverpool e Arsenal. Ancor più importante è per l’Atalanta vincere questa sera col Bruges: per Juric significherebbe battere la squadra che lo scorso febbraio ha eliminato dalla Champions la squadra di Gasperini.