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Atalanta-Bruges 2-1: Samardzic e Pasalic ribaltano i belgi, prima vittoria in Champions

La squadra di Juric (Lookman in campo dal 1’) rimonta nella ripresa e conquista i primi tre punti in Europa

BERGAMO – La rivincita dell’Atalanta sul Bruges, che l’aveva eliminata ai play-off di febbraio della scorsa edizione della Champions League nell’ultimo atto europeo del favoloso ciclo Gasperini, si è concretizzata nel finale di una partita a inseguimento: è quasi simbolico il fatto che il colpo di testa decisivo del 2-1 sia stato di Pasalic, autore del gol della grande illusione nella Final Eight di Lisbona 2020 col Psg, cioè del virtuale ingresso dell’Atalanta nella nobiltà d’Europa. Dove ora conta di tornare, grazie a questi primi tre punti in classifica, che la rilanciano dopo la batosta all’esordio proprio col Psg, campione in carica.

L’errore di De Roon e il gol di Tzolis

La rivincita sui belgi pareva sfumata al tramonto del primo tempo di una partita ordinata, giocata con attenzione dalla squadra di Juric, e tuttavia poco incisiva. Era bastato un pallone perso a centrocampo dal più scafato della compagnia, il centrocampista veterano De Roon, per innescare il contropiede dello svantaggio: Forbs l’ha ideato, il centravanti italo-tedesco Tresoldi (figlio di Emanuele, atalantino degli anni Novanta, che per ora ha scelto l’Under 21 della Germania) l’ha rifinito e il talento greco Tzolis, con una sterzata su Djimsiti e un destro a girare che ha sorpreso Carnesecchi, l’ha chiuso, scrivendo l’1-0 e facendo accarezzare al Bruges il sogno della seconda vittoria di seguito, dopo il convincente esordio col Monaco.

Prima da titolare per Lookman

Le premesse erano diverse dal laborioso tragitto. Accolto da una discreta quantità di fischi, si è rivisto per la prima volta da titolare in questa stagione Lookman, l’artefice della conquista dell’Europa League 2023, che ha invano cercato durante il mercato estivo l’approdo all’Inter. Si è mosso via via con sempre maggiore intraprendenza, ma non è riuscito a trovare il gol, sfiorato in particolare a inizio ripresa con un rasoterra uscito di poco. Juric ha dovuto fare fronte alla decimazione per gli infortuni (l’ex prodigio del Bruges De Ketelaere, Zalewski, Hien, Scalvini, Scamacca, Kolasinac e Bakker) e ha scelto una formazione giovane, con il diciassettenne Ahanor in difesa e col ragazzo di Zingonia, il ventunenne Bernasconi cresciuto nelle giovanili, confermato esterno sinistro di centrocampo dopo il debutto a Parigi. Lookman ha lasciato il campo dopo un’ora, rimpiazzato da Sulemana, senza avere lasciato tracce decisive sulla serata rompighiaccio.

Squadre raccolte

L’assetto tattico raccolto e votato al contropiede, come in campionato, sembrava funzionare. Proprio Ahanor e Bernasconi, con la loro vitalità, sono stati i principali stantuffi del gioco. L’esterno ha anche scagliato il primo tiro, un destro al volo da fuori area, sbagliando mira non di molto. Nel Bruges, disposto da Hayen con modalità analoghe rispetto al collega ma con la difesa a 4, si sono notati il palleggio del capitano Vanaken e le veroniche di Tzolis, che ha esibito un destro alto avvisaglia del gol. Solo un errore, però, poteva rompere l‘equilibrio. La bizzarria degli eventi ha fatto sì che a commetterlo con un appoggio troppo leggero, sia stato il più esperto: Tzolis ha appunto castigato De Roon.

Anche Bellanova e Kossounou ko

Nel frattempo gli infortuni hanno ancora condizionato le scelte di Juric. I problemi muscolari hanno sottratto alla scena prima Bellanova, sostituito dopo l’intervallo da Zappacosta, e poi Kossounou, che ha ceduto a Musah il posto in campo, ma non la posizione, affidata a De Roon, arretrato ad hoc. Poi gli ingressi di Sulemana per Lookman e di Samardzic per Ederson hanno modificato l’attacco e il centrocampo. L’impeto disordinato di Sulemana e le intuizioni di Samardzic sulla trequarti hanno trascinato in avanti a strappi una squadra coraggiosa.

Gattuso in tribuna

Musah, a sua volta discontinuo e fallace nei passaggi ma sostanzialmente efficace, ha contribuito a sfaldare il Bruges. Sua la fuga stoppata in uscita bassa dal portiere Jackers, che sullo sviluppo dell’azione ha steso Pasalic, garantendo l’1-1 su rigore a Samardzic, e suo anche l’assist di testa, una spizzata, che ha porto a Pasalic l’occasione della vittoria in extremis, adeguatamente sfruttata. Ha assistito alla partita il ct Gattuso, che avrà annotato con soddisfazione, in prospettiva futura, sia il buon rendimento complessivo di Bernasconi sia la spigliatezza dell’ex Genoa Ahanor, minorenne nato ad Aversa da genitori nigeriani e ancora alla ricerca della cittadinanza italiana.

Atalanta-Bruges 2-1 (0-1)Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossounou (8′ st Musah), Djimsiti, Ahanor; Bellanova (1′ st Zappacosta), Ederson (16′ st Samardzic), De Roon, Bernasconi; Pasalic; Krstovic (43′ st Brescianini), Lookman (16′ st K. Sulemana). (31 Rossi, 57 Sportiello; 40 Obric, 70 Maldini). All.: Juric.Bruges (4-2-3-1): Jackers; Sabbe (44′ st Meijer), Ordonez (44′ st Romero), Mechele, Seys; Stankovic, Sandra (44′ st Campbell); Forbs (30′ st Vetlesen), Vanaken, Tzolis; Tresoldi (18′ st Vermant). (16 Van den Heuvel, 24 Osuji, 41 Siquet, 6 Reis, 62 Audoor, 67 Diakhon, 19 Nilsson). All.: Hayen.Arbitro: Eskås (Norvegia).Reti: nel pt 39′ Tzolis; nel st 29′ rig. Samardzic, 42′ Pasalic.Angoli: 7-1 per l’Atalanta.Recupero: 1′ e 5′.Ammoniti: Musah per gioco falloso, De Roon per comportamento non regolamentare.Spettatori: 21.950 per un incasso di 768.116,35 euro.Var: 1 (check rigore)

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