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Un Napoli che sta cambiando pelle, la rivoluzione di Conte continua

Contro lo Sporting in campo dal 1’ cinque dei nuovi acquisti. De Bruyne e Hojlund sugli scudi, ora il tecnico deve riportare al centro del progetto McTominay e Di Lorenzo

NAPOLI – Squadra che vince, si cambia. Dalla festa di maggio per la conquista del quarto scudetto sono passati solo quattro mesi e i campioni d’Italia del Napoli hanno già voltato decisamente pagina, tant’è che ben cinque dei nuovi acquisti estivi hanno trovato posto nella formazione titolare che ha messo ko lo Sporting di Lisbona, mercoledì sera al Maradona. Per gli azzurri era il debutto in Champions League a Fuorigrotta e fa dunque ancora più effetto la rivoluzione di Antonio Conte, proprio perché in palio c’era una posta considerevole e anche il valore dell’avversario sconsigliava sulla carta gli esperimenti.

Conte e i volti nuovi

Ma il tecnico non ci ha fatto caso ed è andato avanti per la sua strada, ribadendo che per essere molto competitiva su tutti i fronti la sua squadra dovrà abituarsi al turnover, che con il passare delle partite potrà essere persino addirittura più accentuato. “Non stupitevi se darò spazio pure ai giovani Vergara e Ambrosino, come ho già fatto con Marianucci”. L’organico è stato del resto allargato proprio per questo con 9 rinforzi e l’obiettivo dell’ex ct è utilizzarli al massimo tutti, a costo di incappare in qualche altra battuta di arresto, come è successo in campionato contro il Milan.

La notte di De Bruyne e Hojlund

In Champions – complice l’emergenza – è stata rivoluzionato specialmente il reparto arretrato, con Milinkovic-Savic al posto di Meret in porta e una linea a quattro di difensori inedita: Spinazzola, Beukema, Juan Jesus e Gutierrez. Ma il Napoli si è coperto lo stesso bene le spalle e ha concesso allo Sporting solo un gol su rigore. Le novità più intriganti per i tifosi e preoccupanti per i rivali si sono viste però dalla cintola in su, con le due esplosioni di Kevin De Bruyne e Rasmus Hojlund. Due assist per l’asso belga, salutato per la prima volta con una meritata ovazione dai 50 mila del Maradona. Altrettanti gol per il più giovane bomber danese, alle prese con il compito ingrato di non far sentire la grave assenza di Lukaku.

Domenica l’esame Genoa

La squadra dello scudetto sta cambiando pelle e Conte è atteso adesso da un’altra sfida difficile: riportare al centro del progetto pure la vecchia guardia. McTominay e Di Lorenzo in particolare hanno pagato finora più di tutti i compagni il vento del cambiamento, che impone la ricerca di nuovi equilibri in campo. Domenica con il Genoa il prossimo test a Fuorigrotta. Il cantiere dei campioni d’Italia è aperto e i lavori in corso sono destinati ad andar avanti ancora per un po’, nel segno del rinnovamento. L’ordine dei fattori è già stato invertito pure con il passaggio al modulo 4-1-4-1. Dirà il tempo se almeno il prodotto sarà sempre lo stesso.

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