Di questi pareggi, Igor Tudor non ne può più. “Con due gol in più oggi avremmo 16 punti. Ma mi devo concentrare sul campo, sul migliorare i ragazzi. Abbiamo pregi e difetti, ma va bene così. Siamo sul pezzo sempre”, ha detto il tecnico juventino dopo lo 0-0 col Milan, che nella considerazione dell’allenatore croato non è comunque da buttare: “Sapevamo che con il cuore e basta non avremmo potuto vincere. Ci aspettavamo una partita difficile, contro una squadra forte. Ci resta un punto e lo prendiamo. Il pareggio è reale, diciamo”. E per reale intende probabilmente corretto, visto quel che ha mostrato il campo: due squadre bloccate, prudenti fino alla timidezza.
Tudor: “Yildiz era stanco, si gioca tanto”
Sulla scelta di togliere Kenan Yildiz prima del 70’, l’allenatore juventino ha spiegato: “Lho visto stanco, come anche Francisco. Hanno dato tutto. Giocano tante partite, non è facile. Avendo tolto Kenan, non volevo dare l’impressione di volermi chiudere dietro. Allora ho messo due attaccanti e abbiamo fatto un 3-5-2. Alla fine abbiamo coperto anche meglio il campo. Abbiamo creato qualcosa su cross e su palla rubata, ma non abbiamo fatto gol”. E sulla scelta di lasciare il giovane turco libero di scambiarsi di posizione di posizione con Cambiaso, ha detto: “Volevo cambiare qualcosa, fra lui e Andrea, per lasciare Kenan solo contro Saelemaekers. Era un’idea. Nel nostro calcio spesso i giocatori trovano soluzioni da soli, con Andre che spesso va in mezzo. Nel primo tempo abbiamo fatto cose interessanti, con iniziative di singoli in un contesto organizzato”
Tudor: “Due punte? Perchè no. Bremer sta bene”
Sulla possibilità di giocare con due punte, come visto nel finale di partita, Tudor ha chiarito: “Ci penso, devo trovare soluzioni che vadano bene per loro e anche per me. Un allenatore deve adattarsi ai giocatori, ma deve fare anche quello che crede essere giusto, altrimenti è troppo facile. Vediamo. Si possono provare le due punte, anche a partita in corso, quando la partita si spacca e viene più facile una soluzione di questo tipo. Mi piace allenare le soluzioni, non solo provarle”. E sulle condizioni di Bremer, che non ha giocato per un infortunio, ha rassicurato: “Non credo che la sua assenza sarà lunga. Noi speravamo di averlo già oggi. Ha avuto un fastidio, abbiamo fatto la risonanza ed è tutto a posto. Ma viene da un anno fuori, non si poteva farlo giocare questa sera. Dopo la sosta per le nazionali sarà a posto”.
Cambiaso: “C’è entusiasmo, stiamo bene insieme”
Quando gli si è chiesto che umore ci sia in spogliatoio, dopo cinque pareggi di fila, Andrea Cambiaso ha detto: “Cinque pareggi sono cinque pareggi, ma nello spogliatoio c’è entusiasmo, non possiamo fare altrimenti. Dobbiamo averlo”.Sulla ritrovata compattezza del gruppo, dopo la fatica dello scorso anno, ha ribadito: “C’è più entusiasmo rispetto allo scorso anno. Il gruppo è cambiato ma non così tanto. C’è anche più più voglia di stare insieme. Sono cose che dobbiamo portarci dietro, anche nei prossimi anni”.
Cambiaso: “Avremmo potuto creare di più”
Analizzando la partita nel suo complesso, e in particolare la fase offensiva della sua Juventus, Ccambiaso ha aggiunto: “Non mi aspettavo nulla di diverso. Conosco il mister (Allegri Ndr), sapevo sarebbe stata una partita bloccata ed equilibrata. Avremmo potuto creare di più, ci abbiamo provato, non ce l’abbiamo fatta. Il Milan ha difeso bene. E se il rigore fosse entrato, staremmo raccontando un’altra storia. Non siamo riusciti a fare molto nemmeno sugli esterni”