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Rinascita Spinazzola, dal Napoli alla Nazionale ritrovata: “Sono più forte di quattro anni fa”

Le buone prove in questa parte iniziale di stagione hanno riaperto le porte dell’Italia all’esterno. Che ringrazia Conte: “Sto bene e sono entrato nella testa del mio allenatore”

NAPOLI – Dentro Leonardo Spinazzola, fuori Matteo Politano. Non c’è rosa senza spine e la staffetta in Nazionale tra i due azzurri è la fotografia dell’avvio di stagione del Napoli: molto positivo dal punto di vista dei risultati, ma preoccupante per la catena di infortuni che sta penalizzando i campioni d’Italia. Col Genoa domenica sera al Maradona si sono dovuti fermare infatti per problemi di natura muscolare altri due big: Stanislav Lobotka e come detto Politano, costretto a dir di no alla convocazione di Rino Gattuso.

Spinazzola in Nazionale dopo due anni

Al suo posto il ct ha chiamato per sopperire alla emergenza sulle fasce il compagno di squadra Spinazzola, che sta invece vivendo un momento di forma straordinario e torna dunque con merito nel club Italia dopo oltre due anni di esilio: rigenerato fisicamente dal severo lavoro di preparazione con lo staff di Antonio Conte. Portare al massimo dei giri il motore di tutti i giocatori a Castel Volturno è la specialità della casa e sono in tanti ad averne beneficiato, tant’è che un veterano come Juan Jesus pregusta addirittura una seconda carriera. “Penso di avere davanti a me almeno altre cinque stagioni”. C’è però il rovescio della medaglia strettamente legato al tour de force, con l’infermeria affollata da mesi. Pesanti in particolare i ko di Rrahmani e Buongiorno, i leader della difesa che sono usciti dalla scena contemporaneamente e il cui recupero sarà valutato durante la sosta.

La sosta può aiutare il recupero degli infortunati

Il Napoli corre in teoria il rischio di andare in campo a Torino il 18 ottobre senza 4 big: Lobotka, Politano, Buongiorno e Rrahmani. Di buono c’è che nessuno di loro dovrà fare gli straordinari nelle rispettive Nazionali e le due settimane di recupero a Castel Volturno potrebbero risultare dunque molto preziose. Spinazzola invece torna a indossare i colori dell’Italia con il motore pieno di entusiasmo e deve ringraziare Conte, che quindici mesi fa lo ha accolto in azzurro da svincolato ed è riuscito a riportare l’esterno ai suoi livelli migliori. “Sono più forte persino rispetto agli Europei di quattro anni fa, sto bene e sono entrato nella testa del mio allenatore, l’unico modo per eseguire i compiti che mi affida”.

Hojlund in rampa di lancio

Spinazzola è diventato così un pretoriano di Conte e adesso cercherà di essere utile a Gattuso, regalandosi a 32 anni una seconda carriera. A Napoli sta succedendo a tanti e i picchi eccellenti di rendimento raggiunti a turno da McTominay, Anguissa, Politano e Raspadori (poi ceduto all’Atletico Madrid) ne sono la prova. Ora in rampa di lancio c’è Rasmus Hojlund, che al Manchester United era diventato una riserva e in Italia inizia a fare invece la differenza. Super rispetto al suo sbarco in Serie A pure la condizione di Kevin De Bruyne. Pro e contro del durissimo lavoro a Castel Volturno, dove l’emergenza assomiglia più alla regola che all’eccezione.

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