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Addio a Pelé: le prime reazioni del mondo del calcio

La Serie A e non solo ricorda Pelé a pochissimi minuti dalla sua scomparsa.

Il mondo del calcio piange la scomparsa di uno dei propri eroi: Pelé si è spento a San Paolo all'età di 82 anni dopo una dura battaglia contro un tumore al colon. Già in questi minuti stanno arrivando le prime reazioni dal mondo del pallone, come il suo club del cuore, il Santos, che pubblica su Twitter una foto di una corona con scritto "Eterno".

"Siamo profondamente addolorati dalla notizia della scomparsa della leggenda del calcio Pelé. Trasmettiamo le nostre più sincere condoglianze ai suoi amici e alla sua famiglia. Riposa in pace, O Rei". Questo il messaggio del Milan pochi minuti dopo la scomparsa della leggenda verdeoro.

Molto celere anche il Napoli, che sempre su Twitter scrive: "Aurelio De Laurentiis e tutta SSC Napoli esprimono cordoglio e profondo dolore per la scomparsa di Pelé, mito del calcio mondiale. Addio O Rei". La Juventus invece, proprio come fatto per Maradona, non usa immagini, ma pubblica un'immagine di Pelé assieme ad Omar Simori.

Davvero sentito anche l'addio di CR7, che tramite i propri profili socia ha scritto: "Le mie più sentite condoglianze a tutto il Brasile, e in particolare alla famiglia del signor Edson Arantes do Nascimento. Un semplice “addio” all’eterno Re Pelé non sarà mai abbastanza per esprimere il dolore che abbraccia in questo momento tutto il mondo del calcio. Un’ispirazione per tanti milioni, un riferimento a ieri, oggi, sempre. L’affetto che hai sempre dimostrato per me è stato ricambiato in ogni momento condiviso, anche a distanza. Non sarà mai dimenticato e la sua memoria resterà per sempre in ognuno di noi amanti del calcio. Riposa in pace Re Pelé".

José Mourinho ricorda invece un incontro personale col Re: "Nel 2005 ho ricevuto il premio BBC direttamente dalle mani del re, e ancora oggi è uno dei miei momenti dei quali sono più orgoglioso. Ero così felice di averlo a Manchester dove abbiamo fatto una bella chiacchierata e bei momenti, e ancora di più a un evento Hublot dove ci siamo fatti davvero una bella risata. Riposa in pace Re Pelé e pensa ai suoi cari. Sono molto triste".

Queste invece le parole della nazionale brasiliana, che annuncia una settimana di lutto nazionale:

"Il più grande idolo del calcio mondiale è morto questo giovedì (29), a San Paolo. Edson Arantes do Nascimento, Pelé, 82 anni, è morto all’ospedale Albert Einstein. Al re del calcio è stato diagnosticato nel 2021 un cancro al colon e la sua morte è stata confermata questo pomeriggio a causa del problema, con insufficienza multiorgano.

La morte dell’idolo è la notizia più triste riportata dalla CBF dalla sua fondazione 108 anni fa. A causa della morte di Pelé, il presidente dell’organizzazione, Ednaldo Rodrigues, ha dichiarato il lutto ufficiale per sette giorni.

“Sono profondamente commosso dalla partenza di Pelé. La CBF renderà tutti i possibili tributi al più grande atleta di tutti i tempi. Pelé è eterno e lavoreremo sempre per preservare la sua storia e perpetuare la sua eredità”, ha dichiarato il presidente della CBF Ednaldo Rodrigues. 

“Ricordo ancora oggi l’emozione di vedere Pelé in azione a Ilhéus quando la nazionale della città affrontò il Santos nel 1967. Avevo solo 13 anni e ne rimasi colpito. Ha segnato uno dei gol. Due anni dopo, sono andato a Salvador per assistere al suo millesimo gol, che alla fine non è stato realizzato. Nildo ha preso il gol quasi sulla linea. Praticamente tutto il Fonte Nova ed io abbiamo fischiato il difensore del Bahia. Tre giorni dopo, il Re segnò il suo millesimo gol a Rio contro il Vasco”, ricorda Ednaldo Rodrigues".

"Tutto ciò che siamo, è grazie a te.  Ti amiamo infinitamente. Riposa in pace". Così, aggiungendo l'emoticon di due cuori e una foto delle sue mani 'intrecciate' con quelle di sorelle e nipoti, la figlia di Pelé, Kely Nascimento annuncia su Instagram la morte del padre.

Queste invece le parole del presidente federale Gravina: ""Un dolore enorme, oggi lo sport piange un grandissimo, perché Pelé era il calcio. Anche grazie a lui, infatti, è diventato il gioco più amato e praticato in tutto il mondo. In lui milioni di persone si sono riconosciute in una bellissima storia di riscatto e di grande passione. La sua classe illuminerà per sempre i nostri occhi".

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