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Aebischer: “Noi ‘bolognesi’ diamo il massimo. Calafiori squalificato? Meglio per noi, è fortissimo”

Dal ritiro della Svizzera, dopo Freuler, ha parlato un altro giocatore del Bologna

STOCCARDA – Scacchi, freccette, anche black jack. “Per fare passare il tempo, qui in ritiro giochiamo a qualsiasi cosa. A carte non sono riuscito a giocare, quando sono arrivato io il tavolo era troppo pieno. Non so chi dei miei compagni abbia vinto, ma so che quando Remo Freuler ha perso una mano tutti erano contenti. Scherzi a parte, è bello potere passare del tempo insieme, e guardarsi insieme le partite delle altre squadre”, dice Michel Aebischer, a due giorni dalla sfida degli ottavi di finale a Berlino contro l’Italia.

Italia favorita

Quando gli si chiede quale squadra sia favorita, il centrocampista del Bologna non ha dubbi: “L’Italia è favorita. Hanno vinto l’ultima edizione del torneo. Per noi sarà importante organizzare bene la fase difensiva, poi capiremo quale sia l’approccio migliore quando la palla la avremo noi. L’Italia ha grande qualità”. Lo dice lui, che in Italia gioca dall’estate del 2022, a Bologna. “La cultura italiana del calcio è vincere sempre. E amare il calcio. Negli stadi ci sono grandi emozioni. È lo sport più importante”.

La marcia in più dei bolognesi

Non solo i tre svizzeri, Aebischer, Ndoje e Freuler. Anche il portiere polacco Skorupski ha fatto una grande partita contro la Francia. E Calafiori ha servito l’assist per il gol di Zaccagni, a sette secondi dalla fine del recupero di Croazia-Italia. “Sicuramente noi giocatori del Bologna abbiamo tanta fiducia, qualità, e un allenatore che ci ha dato tanto. Proviamo a dare il massimo”, ha detto Aebischer.

La squalifica di Calafiori

Quanto al fatto che sabato Calafiori non sarà della partita, perché squalificato, Aebischer dice: “Mi spiace per lui, ma per noi è un vantaggio che non ci sia, è fortissimo, come lo sono tutti nell’Italia. In Serie A ci gioco contro, li conosco”. Parlando dei propri compagni, si è invece soffermato su Granit Xhaka: “Giocare con lui è bello e facile, perché c’è sempre, sia quando la palla la abbiamo noi, sia quando dobbiamo difendere. Comunque la differenza la fa il gruppo. Abbiamo dei leader in campo, ma nessuno vince le partite da solo”.

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