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Al-Khelaifi: “La gente muore in Ucraina e noi litighiamo per la Superlega”

Ancora durissimo il presidente del PSG sul progetto già fallito un anno fa e che ora altri cercano di riesumare.

Intervistato dalla Bbc a Vienna, il presidente del Paris SG e dell’Eca Al Khelaifi torna a usare parole durissime sull’argomento della Superlega.

“Si parla di tre club, sanno di non avere alcuna possibilità. Al momento ci sono cose più importanti a cui pensare: c’è gente che muore in Ucraina e non ha un posto dove dormire e invece noi litighiamo per la Superlega? Avrei potuto accettare l’assegno di 400 milioni che mi hanno offerto. Mi hanno invitato, e poi quando ho rifiutato, hanno detto che non era vero. Questo riassume tutto. Se avessi pensato a me stesso, avrei potuto accettare, considerando la pandemia. Ma che dire dell’ecosistema, dei tifosi e dei valori che rappresentiamo? Il problema è che certi club non hanno una visione finanziaria a lungo termine”.

Poi Al Khelaifi ha svelato di aver avuto un colloquio con Florentino Perez prima delle sfide degli ottavi di finale di Champions League tra PSG e Real Madrid: “Mi ha detto che dobbiamo trovare un punto di incontro, per parlare. Sono stato molto duro con lui, gli ho detto che ero felice di poter dialogare, ma non voglio che si facciano le cose alle mie spalle. Vanno sventolando un foglio dimenticando che il calcio è un ‘contratto’ sociale. Tutti vogliono giocare le grandi partite, anche io, perché so cosa vuole il pubblico. Però non si dovrebbero escludere i piccoli club. Ci deve essere un sistema aperto, sotto l’egida di un organo di governo, in cui tutti siano rispettati”.

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