Altro che pasta in bianco, bresaola e insalata: il cibo che Pippo Inzaghi aveva rivelato fosse il segreto della sua longevità. I calciatori professionisti durante la settimana mangiano di tutto, tenendo naturalmente conto ognuno delle proprie diverse esigenze. Lo ha rivelato al ‘Telegraph’ Will Carvalho, chef del Brighton, che è entrato nel dettaglio dell’alimentazione della giornata di un calciatore sottolineando che “è fondamentale preparare bene sia il mangiare prima delle partite che quello successivo per velocizzare il recupero e prevenire gli infortuni”.
Colazione ricca con dolce e salato più gli estratti
Carvalho comincia dalla colazione: “I giocatori possono scegliere tra varie frittate calde (con mozzarella light, feta, prosciutto di tacchino, rucola, spinaci, funghi, peperoni, cipolla rossa, jalapenos, cipollotto, peperoncino rosso, pomodorini e patate cotte), uova in camicia e strapazzate, funghi con prezzemolo, pomodori grigliati o arrostiti, spinaci al vapore, fagioli al forno, pomodorini con pesto verde e mozzarella, pancake americani, palline energetiche con datteri e vaniglia o lampone e miele e una serie di opzioni di porridge: al caffè e mandorle, soia e avena, muesli o avena al forno”, dice Carvalho che aggiunge: “In alternativa, nella sezione fredda, abbiamo prosciutto di tacchino, salmone affumicato e spicchi di limone, carote e barbabietole grattugiate, baby spinaci, yogurt greco, granola fatta in casa, ricotta, miele, avocado, mix di semi omega con zucca, girasole e chia, bagel integrali con lievito madre e una selezione di noci e altra frutta secca”. Da bere si preparano “estratti di zenzero, curcuma, cavolo riccio, barbabietola, ananas, kiwi, sedano, carote, succo di ciliegia, anguria, melone, pere e mele”.
Pranzo secondo le origini con base di pesce o carne
Per il pranzo invece Carvalho dice: “Noi facciamo menù a tema tenendo conto delle nazioni di origine dei ragazzi. Logicamente di base non può mancare il pesce, la carne di agnello e di pollo, la scaloppina di tacchino alla griglia e l’hamburger di falafel (ceci speziati) per i vegani”.
Alimentazione ricca di carboidrati il giorno della gara
Cambia qualcosa il giorno della partita. “Sì perché richiede un’attenzione diversa. Puntiamo su opzioni ad alto contenuto di carboidrati, quindi ne abbiamo sempre due: una postazione pizza e quella degli arancini. Poi ci sono una serie di piatti di patate e verdure. Per i mediorientali ci sono anche la batata harra, un piatto di patate piccanti, zucca afgana saltata con feta sbriciolata e verdure arrostite con un filo di tahina. Per chi ama il riso c’è il sayadieh, un piatto di riso speziato senza pesce, e una zuppa chiamata harira (pietanza marocchina, preparata con carne, verdure e legumi, ndr)”. E chi invece vuole la pasta? Carvalho spiega che “ce ne sono otto diversi tipi con condimenti assortiti che vanno dal pesto verde e rosso, la salsa di pomodoro semplice, quella alla bolognese con il manzo e una salsa bianca ricca di carboidrati e proteine”. Di secondo si predilige sempre qualcosa alla griglia: “Prepariamo filetto di Wagyu, pollo e pesce fresco”. Il tutto accompagnato da “due opzioni di insalata ricca di proteine per bilanciare il menù e dare energia”.
C’è pure il dolce: il budino di risoInfine non manca neppure il dolce: “Per dessert c’è la nostra classica postazione di budino di riso alla vaniglia, un piatto immancabile disponibile il giorno prima di una partita”.