Un gran pasticcio. Presunti incontri a Londra (in realtà mai avvenuti), misteriosi emissari e agenti speciali hanno arricchito il racconto sul secondo “no” di Carlo Ancelotti al Brasile. Niente accordo con la federazione verdeoro, ma la questione resta aperta. Loro lo volevano subito, per le partite di qualificazione ai Mondiali con Ecuador (6 giugno) e Paraguay (9 giugno). Lui, invece, si sta giocando il campionato con il Real Madrid contro il Barcellona (che è a +4 in classifica) con resa dei conti in programma l’11 maggio al Montjuic, e non ha gradito il caos mediatico sul suo futuro nato in questi giorni. La sostanza resta: Ancelotti non sarà l’allenatore del Real il prossimo anno, e nel 2026 vorrebbe provare a riportare il Brasile sul tetto del mondo. La forma però per il tecnico ex Milan ha lo stesso valore: vuole lasciarsi bene con il Real, anche con la prospettiva di tornarci più avanti in un altro ruolo. Bisognerà fare i passi giusti, magari qualche rinuncia (Carlo è sotto contratto a Madrid ancora per un anno), ma la sensazione è che l’incontro col presidente Perez, in programma dopo il Clasico, potrebbe portare alla fumata bianca.
Al Real Madrid arriverà Xabi Alonso
A Madrid arriverà Xabi Alonso, pronto a salutare il Bayer Leverkusen in quello che sarà un valzer che vedrà coinvolti diversi allenatori. In Italia Simone Inzaghi sembra l’unico tecnico di vertice sicuro di tenersi la sua panchina: il rinnovo fino al 2027 con l’Inter, pure con zero titoli, dovrebbe arrivare con un ritocco verso l’alto dello stipendio fino a 7,5 milioni a stagione, più bonus che lo potrebbero far lievitare a 10 milioni, rendendolo l’allenatore più pagato della serie A. Dietro di lui c’è Conte, che al Napoli prende 9 milioni (premi inclusi) fino al 2027. Nulla è deciso sul suo futuro. Chi gli è vicino racconta di un uomo totalmente concentrato sulla corsa scudetto. Mercoledì De Laurentiis tornerà dalle Maldive, ma l’incontro chiave tra i due ci sarà al termine del campionato, o comunque quando si capirà l’esito dell’attuale torneo. Conte si è ambientato bene in città, sa che il Napoli in estate potrà fare un mercato ricco e, soprattutto, sposterebbe a fatica lo staff di 14 persone (con rispettive famiglie) dopo un solo anno. Per restare vuole una garanzia su tutte: che non ricapiti quanto successo a gennaio, con Kvaratskhelia venduto al Psg e rimpiazzato in extremis con Okafor. Il pallino è nelle mani del presidente, chiamato a fare chiarezza sulle sue ambizioni. Dovesse andar male il confronto con Conte, De Laurentiis potrebbe virare su Allegri, da lui sempre stimato.
Le alternative della Roma per la panchina
L’ex allenatore della Juventus è uno dei nomi più chiacchierati. È nella lista dei desideri della Roma, che valuta anche Gasperini, Fabregas, Palladino e Pioli, le cui quotazioni sono però in calo. Nessun ripensamento per Ranieri, che resterà come consulente della proprietà. C’è poi un retroscena: sir Claudio ha incontrato Farioli, un colloquio che però non ha avuto seguito perché l’attuale tecnico dell’Ajax aspetta una chiamata dalla Premier. Allegri è un profilo seguito anche dal Milan. Qualcosa in più si capirà dopo la finale di Coppa Italia del 14 maggio, partita chiave anche per Conceiçao. La sua conferma resta difficile, pure con due trofei vinti in cinque mesi. In rialzo le quotazioni di Sarri: con lui il primo colpo sarebbe un regista, individuato in Ricci del Torino (che proseguirà con Vanoli).
In bilico Tudor e Baroni
In bilico anche Tudor alla Juventus e Baroni alla Lazio. Il club bianconero è pronto a dare fiducia al croato qualora centrasse la qualificazione alla Champions, altrimenti la sua avventura è destinata a concludersi. In quel caso Conte resta il sogno proibito. Lotito invece parlerà a fine campionato con Baroni, e con lui valuterà se proseguire insieme. L’alternativa è Gilardino. Attenzione, infine, a Italiano e Fabregas: hanno diversi estimatori, possono dare ulteriore pepe a questo lungo valzer.