Stavolta non basta l’assalto finale per raddrizzare una gara compromessa nel primo tempo. Le cosiddette seconde linee non riescono ad essere all’altezza dei titolari e la Fiorentina cede il passo all’Apoel nella terza gara del girone unico di Conference League. Dopo due vittorie di fila, dunque, arriva il primo ko in campo europeo per Raffaele Palladino che spezza anche la serie di nove risultati utili consecutivi tra campionato e Conference. Gli errori in fase difensiva, i ritmi bassi, la poca lucidità e la stanchezza che si è fatta sentire. Nella ripresa, sotto di due gol, Ikonè illude con la rete della speranza ma il pari non arriverà. Per i ciprioti la prima vittoria nel girone, per i viola l’occasione di riscattarsi in campionato domenica al Franchi contro il Verona prima della sosta per le nazionali.
«La cronaca della partita»
Palladino ne cambia dieci
Palladino aveva optato per una rotazione profonda, cambiando dieci interpreti rispetto all’undici iniziale dell’ultima sfida di campionato a Torino. Soltanto Richardson confermato, anche se nell’inedito ruolo di trequartista alle spalle di Kouame con Ikonè a destra e Parisi alto a sinistra. In difesa Quarta centrale con Moreno, mentre il capitano è Biraghi. In porta Terracciano. Kouame si mette in evidenza dopo pochi minuti ma il suo tiro a giro, di destro, è facile preda di Belec. Al 12’ buona azione dei viola con Ikonè che allarga sulla destra sulla corsa di Kayode: ritorno centrale e tiro di prima intenzione di Kouame che però finisce a lato. La Fiorentina tiene il possesso, l’Apoel prova a ripartire. E ci riesce. Al 37’ filtrante di El Arabi per Donis che tiene la fisicità di Kayode e batte Terracciano con uno scavetto.
Viola sotto di due gol
La risposta dei viola è affidata a Richardson e Mandragora ma Belec interviene come può e respinge tutto. Poi il raddoppio dei ciprioti: altra ripartenza su un’incomprensione tra Ikonè e Adli, con Abagna che ne approfitta, salta Quarta e raccoglie il pallone deviato da Kayode e Biraghi trovando il diagonale vincente. Un regalo dei viola e doppio vantaggio dei padroni di casa a fine primo tempo.
Ikoné non basta
Nella ripresa Palladino manda in campo più titolari possibili. Beltran, Dodo, Ranieri, Gosens, Bove, nel tentativo di recuperare una gara in parte compromessa. Al 74’ però arriva il gol della speranza, con Kouame che duetta assieme a Ikonè: il francese in diagonale segna battendo Belec di precisione. Terza rete in Conference per l’esterno offensivo viola. L’Apoel però chiude ogni spazio, si compatta dietro a protezione di quello che sarebbe il primo successo nella competizione europea. Il forcing finale non porta al risultato sperato e la Fiorentina perde dopo quasi due mesi dall’ultima volta.
Apoel Nicosia-Fiorentina 2-1 (2-0)
Apoel Nicosia (4-2-3-1): Belec 6 – Susic 6, Laifis 5.5, Petrovic 6 (43’ st Polycarpou sv), Chebake 6 – Abagna 7, Tejera 5.5 (22’ st Satsias 6) – Quintillà 6, Kostadinov 5.5, Donis 7 (34’ st Dvali 6) – El Arabi 6 (43’ st Bah sv). All. Jimenez 7.Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano 5.5 – Kayode 5, Quarta 5, Moreno 5.5 (12’ st Ranieri 5.5), Biraghi 4.5 (12’ st Dodo 6) – Mandragora 6, Adli 5.5 (1’ st Beltran 5.5) – Ikonè 6.5, Richardson 5.5 (20’ st Bove 5.5), Parisi 5 (24’ st Gosens 6) – Kouamè 6. All. Palladino 5.5.Arbitro: Francois Letexier (Fra) 5.5.Marcatori: 37’ pt Donis, 46’ pt Abagna, 29’ st Ikonè.Note: ammoniti Tejera, Moreno, Quarta, Donis, Chebake, Lafis.