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Arbitro aggredito, il club: “Accetteremo qualsiasi decisione, aiuteremo a trovare i responsabili”

Il comunicato ufficiale della società sportiva Russo Sebastiano Calcio Riposto: “A disposizione della giustizia ordinaria per permettere di individuare i colpevoli di questi gravi atti”

Un arbitro di 19 anni è stato picchiato selvaggiamente, le immagini dell’aggressione hanno fatto il giro della Rete. L’Associazione italiana arbitri – dopo quanto accaduto a Diego Alfonzetti, fischietto della sezione di Acireale colpito più volte durante la partita del play-off U17 provinciali tra la Russo Sebastiano Calcio Riposto e il Pedara – già ieri aveva oscurato il proprio sito inserendo un’immagine simbolo della non violenza, le due mani protese in avanti con un gesto di protezione.

Oggi è arrivato il comunicato ufficiale del Riposto, club di appartenenza dei calciatori che hanno rincorso e picchiato Alfonzetti. “La società sportiva Rsc Riposto, in relazione ai gravissimi fatti accaduti sabato sera in occasione della gara Under 17 Provinciale Rsc Riposto-Pedara – si legge nella nota –, condanna con fermezza l’intollerabile aggressione perpetrata ai danni del direttore di gara da parte di alcuni suoi tesserati. La società invia le proprie scuse al direttore di gara vittima dell’aggressione e segnala l’impegno posto in essere dai propri dirigenti al fine di proteggere l’arbitro dalla vile aggressione. La società è pronta ad accettare le decisioni della giustizia sportiva e nel contempo è pronta a mettersi a disposizione della giustizia ordinaria al fine di permettere di individuare i colpevoli di questi gravi atti. La nostra società – si precisa –, in oltre vent’anni di attività in Federazione, ha sempre trasmesso ai propri tesserati le giuste regole di vita e non può tollerare queste azioni che non hanno niente a che vedere con i sani principi dello sport. A tal proposito, la società anticipa che si costituira’ come parte civile nei confronti di eventuali maggiorenni coinvolti, negli eventuali processi che saranno posti in essere”.

Arbitro aggredito: cosa è successo

Ieri i carabinieri, una volta avvisati della caccia all’uomo, sono subito intervenuti allo stadio Averna e, dopo aver riportato la calma, hanno avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica degli eventi. L’arbitro è stato ascoltato, così come molte delle persone presenti sul posto. L’intenzione delle forze dell’ordine è quella di procedere con le denunce e richiedere il Daspo per le persone che verranno identificate. E di chiedere l’esclusione dal campionato della squadra ritenuta responsabile dell’accaduto. Alle due società viene contestato anche il reato di “apertura abusiva luoghi di pubblico spettacolo”: la partita doveva infatti giocarsi a porte chiuse per l’inagibilità delle tribune.

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