LONDRA – Dopo la vittoria a Bournemouth per 2-0 con doppietta di Salah, Il Liverpool resta a +6, e i Reds hanno una partita in meno. Ma almeno l’Arsenal consolida il suo secondo posto a 50 punti e i Gunners di Mikel Arteta si prendono una succulenta rivincita contro il Manchester City dell’ex maestro Guardiola e soprattutto di Erling Haaland dopo il suo sprezzante “stay humble” proprio all’allenatore dei londinesi e la lite con Gabriel Jesus a fine partita nel 2-2 dello scorso settembre. L’umiliazione finale per il gigante norvegese è Gabriel che gli esulta in faccia per l’1-0 di Odegard e il terzo e bellissimo gol del 18enne terzino sinistro Myles Lewis-Skelly, nato poco distante dallo stadio Emirates. Che festeggia irriverente proprio con l’esultanza “yoga” di Haaland.
Gli errori del City
Alla fine, è 5-1 per l’Arsenal. Una manita netta, umiliante e meritatissima, perché il risultato poteva essere ancora più pesante, anche se Raya nel primo tempo compie un paio di parate decisive. Ma alla fine non c’è stata storia e il City ha ancora una volta commesso errori madornali, come quello di Akanji per il primo gol di Odegaard dopo qualche minuto. L’ex corazzata sinfonica di Guardiola schiera il nuovo arrivato Marmoush proprio dietro Haaland con Foden e Savinho. Ma a parte qualche accelerazione l’egiziano arrivato dall’Eintracht Francoforte per quasi 80 milioni è ancora una brutta copia di Salah.
Il pari di Haaland illude Guardiola
Eppure, a inizio ripresa è proprio Haaland a pareggiare con un imperioso colpo di testa su morbido cross di Savinho. Ma il destino di questa partita è scritto: dopo un minuto, Thomas Partey riporta l’Arsenal in avanti con un tiro da fuori fatalmente deviato dalla schiena di Stones. Il City si scioglie. Il tris arriva con Lewis-Skelly con un destro a giro dalla sinistra. Il poker con Havertz su assistenza di Martinelli e un contropiede sanguinoso subito dal Manchester. Se persino l’impassibile tedesco esulta così, allora deve essere davvero una grande notte. Mentre il quinto lo inflilza un’altra grande promessa dell’Arsenal, il 17enne inglese Nwaneri, dopo un lancio pazzesco di Rice, con Ortega che neanche si tuffa. L’immagine della capitolazione finale del City campione in carica, che rimane fermo al quarto posto a 41 punti, a 15 dal Liverpool (ma il Chelsea a 40 ha una partita in meno).
Affonda anche lo United
Ma lo sprofondo continua anche sull’altra sponda di Manchester. Perché lo United, dopo aver vinto a Fulham la scorsa settimana, riesce a perdere di nuovo in casa, stavolta per 2-0 contro il Crystal Palace, a causa della doppietta di Mateta. Per una squadra, quella di Amorim, sempre più smarrita e sconclusionata, al tredicesimo posto in Premier League e a 27 punti dal Liverpool. Difficilmente basterà l’arrivo di Dorgu dal Lecce per risolvere questo psicodramma senza fine. Il tecnico portoghese qualche settimana fa l’aveva detto: “È il peggior Manchester United di sempre. E potremmo anche dover lottare per non retrocedere”.