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Atalanta-Bologna 0-1: Castro gol, rossoblù in semifinale di Coppa Italia dopo 26 anni

Gara ricca di emozioni decisa da un colpo di testa dell’attaccante, entrato in campo da appena 2’. Tra i bergamaschi esordio di Daniel Maldini

BERGAMO – Dopo il mercato e il Var, a fare infuriare il Gasp ci si è messo anche Hien. Minuto 35’, punizione per il Bologna, calcia Lykogiannis e lo svedese si perde in area Santiago Castro. In Argentina chiamano Lautarito mica per niente. Gran colpo di testa, Bologna 1, Atalanta 0. Così i rossoblù, dopo 26 anni, tornano in semifinale di Coppa Italia. Vincenzo Italiano alle semifinali invece si è abituato, negli anni fiorentini. L’ultima l’aveva persa proprio contro Gasperini. La rivincita se l’è presa in uno stadio per diciannove ventesimi nerazzurro.

«La cronaca della gara»

Ora Juve o Empoli per tornare in finale dopo 51 anni

La vittoria nel primo dei quarti di finale di questa Coppa Italia è un bel premio per il Bologna, dopo un’eliminazione dalla Champions che stra-meritava due mesi fa, ma che col senno di poi ha fatto male, dopo la vittoria contro il Borussia Dortmund e il pari in casa dello Sporting. Per giocarsi quel trofeo che non vincono dal 1974, i rossoblù in aprile dovranno battere la vincente fra Juventus ed Empoli. Una prospettiva che non spaventa: hanno perso una partita nelle ultime 14, e a Bergamo hanno accettato la sfida a viso aperto. In un primo tempo ad alto ritmo, in equilibrio totale, il Bologna ha difeso alto. Quando le è toccato attaccare, lo ha fatto muovendo sempre almeno sette uomini. L’Atalanta, più verticale, ha trovato la prima occasione con De Ketelaere, con una gran botta, troppo centrale. Ha pareggiato il conto Ndoye, che ha sparato largo. Prima della pausa, il Bologna ha perso per un problema muscolare Odgaard.

Skorupski decisivo, Rui Patricio incerto sul gol di Castro

La ripresa si è aperta con un tiro birichino di Bellanova, parato benissimo da Skorupski. Poi sono iniziati i cambi. Per l’Atalanta, dentro Samardzic, Cuadrado e soprattutto Maldini, ultimo arrivato, che da Monza a Bergamo si è spostato di 40 chilometri appena, ma che dal punto di vista del pallone è atterrato su un altro pianeta. Dopo nemmeno un quarto d’ora, dentro anche l’altra novità, il difensore austriaco Stefan Posch. Il suo cartellino è ancora del Bologna. Ma il cambio che ha cambiato la partita è stato un altro: fuori Dallinga e dentro Castro, che ha incornato come un toro la partita e si è presentato in lacrime davanti alle telecamere. Italiano insegue la terza finale in quattro anni e vuole fare quello che a Firenze non gli è riuscito: vincere, dimostrando che anche la classe media del nostro campionato può andare in paradiso. Il suo Bologna è entrato nel club esclusivo di chi negli ultimi mesi è riuscito a battere l’Atalanta, insieme a Inter, Real Madrid e Napoli. I bergamaschi si possono consolare pensando a campionato e spareggi Champions. Ma serate così fanno male.

Atalanta-Bologna 0-1 (0-0)

Atalanta (3-4-2-1): Rui Patricio 6 – Toloi 6 (27’ st Posch 6), Hien 5, Djimsiti 6 – Bellanova 6, De Roon 6, Ederson 6.5, Zappacosta 5.5 (14’ st Cuadrado 6) – Pasalic 6 (14’ st Samardzic 6), De Ketelaere 6 (22’ st Brescianini 6) – Retegui 5.5 (14’ st Maldini 6) – All. Gasperini 5.5

Bologna (4-2-3-1): Skorupski 7.5 – Holm 7, Beukema 7 , Lucumi 6.5, Lykogiannis 7 – Freuler 6.5, Pobega 6 (33’ st Casale 6) – Ndoye 6, Odgaard 6 (40’ pt Dominguez 6.5), Fabbian 6 (21’ st Moro 6) – Dallinga 5.5 (33’ st Castro 7). All. Italiano 7

Arbitro Marinelli 6Rete: Castro 35’ st

Note: Ammoniti Holm, De Roon, Ndoye. Spettatori 20.492

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