BERGAMO – Roccia scozzese. L’Atalanta non l’ha scalfita: aspetta ancora il primo gol casalingo in Champions, nel suo stadio rinnovato. Lo 0-0 col Celtic fa il paio con quello al debutto con l’Arsenal. La conversione obbligata degli avversari al catenaccio è consolazione assai parziale: vale come notazione storica. Correva l’anno 1966 quando il Celtic vinse la Coppa Campioni contro l’Inter di Herrera e da allora il calcio è un’altra cosa. La storia nel frattempo capovolta ha assegnato all’Atalanta il ruolo di favorita naturale in questo duello. Infatti gli allievi del veterano Rodgers sono rimasti rattrappiti all’indietro in pochi metri, ridimensionati com’erano dall’1-7 di Dortmund dopo l’illusorio 5-1 allo Slovan Bratislava. Quelli di Gasperini, docente dell’anticipo sistematico e della conquista incessante degli spazi offensivi, si sono votati alla ricerca, nella metà campo intasata, di un pertugio per aggiungere altri tre punti a una classifica da aspirante agli ottavi di finale, senza passare dai play-off.
Traversa di Pasalic
La missione di giornata è tuttavia fallita. La goccia del pressing costante e dell’attacco quasi rugbistico non ha scavato la suddetta roccia scozzese, né con i cross di Zappacosta, né con le imbucate di Ederson & C per gli inserimenti in area, in particolare di Pasalic, che per tre volte ha seriamente allarmato senza riuscire a batterla (una traversa su colpo di testa) la piovra Schmeichel, efficace vessillifero della dinastia danese dei portieri. Sempre di testa Retegui, implacabile in campionato, ha solo sfiorato il primo gol in Champions, negato appunto da Schmeichel. Nessuno dei rimpiazzi di Gasperini, che ha innestato invano De Ketelaere, Samardzic, Cuadrado, Zaniolo e Ruggeri, ha poi trovato il corridoio giusto nell’area affollatissima. Alla fine i tifosi del Celtic, che sventolavano anche tre bandiere palestinesi, hanno cantato soddisfatti. Invece gli atalantini hanno riposto il loro striscione operaista (“Kolasinac idol of the working class”). Delle due parate di Carnesecchi la più rilevante è stata su tiro perfido di Engels.
Il tabellino
Atalanta-Celtic 0-0
Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi 6.5 – Djimsiti 6, Hien 6.5, Kolasinac 6.5 (33’ st Ruggeri sv) – Bellanova 5.5 (14’ st Samardzic 5.5) , De Roon 6, Ederson 6.5, Zappacosta 6.5 – Pasalic 6 (33’ st Zaniolo sv) – Retegui 6 (14’ st De Ketelaere 5.5), Lookman 6 (29’st Cuadrado 6). All. Gasperini 6.
Celtic (4-3-3): Schmeichel 7 – Johnston 6, Trusty 6.5, Scales 6.5, Valle 6 – Engels 6.5 (30’ st Mc Cowan sv), McGregor 6, Hatate 5.5 (28’ st Paulo Bernardo sv) – Kühn 6 (36’ st Forrest sv), Idah 5 (28’ st Furuhashi sv), Maeda 5.5 (30’ st Palma sv) All. Rodgers 6.5
Arbitro: Pelijto 6.5
Note: Ammoniti Johnston. Spettatori 22.751, incasso 972.338 euro.