Gian Piero Gasperini alla sua prima panchina in A da allenatore dell’Atalanta si ritrovò di fronte un giovane Simone Inzaghi allenatore della Lazio e perse in casa per 4-3. Quel ragazzo oggi allena l’Inter, ha uno scudetto in bacheca e sta facendo di tutto per prendersi il secondo, respingendo proprio l’assalto di Gasp nella stagione dei saluti a Bergamo. I due si rispettano ma non si piacciono. Non lo nascondono, e tutto sommato è più comodo così. “Dell’Inter ci dà fastidio il giro palla veloce”, ha detto Gasperini dopo l’ultima sconfitta (2-0) in Supercoppa a Riad, contro la squadra che una vita fa era stata sua per cinque partite e che da tecnico atalantino ha battuto due sole volte. “L’Atalanta è in un grande momento, serviranno concentrazione e intensità”, replica Inzaghi, che contro la Dea ha vinto le ultime sette sfide. Entrambi si guardano bene dal fare complimenti al collega. Anche perché la posta in gioco questa sera al Gewiss Stadium è troppo alta. L’Atalanta, galvanizzata dal 4-0 alla Juve prepara l’aggancio. L’Inter gioca per eliminarla dai giochi scudetto e volare a +6 a 9 gare dalla fine.
La sfida scudetto
Gasperini sa che per vincere deve fare qualcosa di più e di diverso rispetto agli ultimi incroci. Con la settimana libera per lavorare al centro sportivo di Zingonia, ieri sera aperto ai tifosi, ha provato tante cose. Fra queste, le incursioni dei centrali di difesa, secondo lo schema che ha portato al gol di Zappacosta allo Stadium, con Kolasinac alzato alla mezzala. Riproporrà anche l’approccio difensivo visto contro i bianconeri: uomo contro uomo sì, ma con un occhio alle posizioni, per cancellare le linee di passaggio avversarie.
Per Inzaghi possibile ricorso alla difesa a 4
È proprio sulla precisione e la velocità degli scambi che si è esercitata l’Inter in vista del big match di Bergamo. Come in tutte le ultime gare contro la Dea, è probabile che il tecnico interista chiederà a Barella e Mkhitaryan un super lavoro in copertura. E se la situazione lo richiederà, nel finale potrebbe passare dalla difesa a tre a quella a quattro, come fatto con successo ai quarti di Coppa Italia con la Lazio.
Tanti gol segnati
In comune i due squadre hanno 63 gol segnati. Per la Dea 22 li ha fatti Retegui, per cui i bergamaschi non finiranno mai di ringraziare il suo scopritore Mancini. Altri 13 sono di Lookman, gli stessi di Thuram e tre in più di Lautaro. Saranno tutti in campo. Non ci saranno, invece, giocatori importanti da una parte e dall’altra: Scalvini e Dimarco, Scamacca e Darmian. Assenze di peso, che non toglieranno però smalto e importanza a una sfida tutta lombarda e tutta nerazzurra, che oggi più che mai ha il luccichio dello scudetto.