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Atalanta-Juventus 1-2, David e Vlahovic spingono Tudor

Nell’ultima amichevole precampionato arriva il successo dei bianconeri a Bergamo con il primo gol dell’attaccante canadese. Segna anche il serbo, che resta in attesa di conoscere la sua destinazione. Per i nerazzurri gol di Samardzic. Magie di Yildiz, fischi per Koopmeiners

BERGAMO – La Juventus ha fatto una preparazione cortissima, ha giocato di fatto due sole amichevoli vere ma è già in forma campionato: dopo aver vinto in casa del Borussia Dortmund, si è ripetuta con lo stesso punteggio (2-1) anche nella tana dell’Atalanta. È arrivata pure la prima rete italiana di David, mentre Vlahovic continua a segnare i gol dello scontento: il 2-0 è stato suo.

Juric e Tudor allo specchio: dribbling e marcature a uomo

La partita s’è giocata su due elementi, che saranno una costante nella stagione di entrambe le squadre: l’aggressività e il dribbling. Juric e Tudor, oltre a essere amici per la pelle e concittadini, applicano gli stessi principi, per cui Atalanta-Juventus è stata (e sarà, quando la rivedremo in campionato), una sfida di attriti e scintille, con quelle marcature furibonde a tutto campo che hanno frustrato i centravanti (David, in particolare, ha patito la guardia stretta di Hien) e affidato ai dribblatori le soluzioni offensive, visto che l’uno contro uno ha creato uno stallo a centrocampo: ma se Conceiçao, Maldini e De Ketelaere sono andati a sprazzi, piantando comunque qualche spina nel fianco della difesa avversaria, Yildiz ha fatto letteralmente ammattire Kossounou.

Le magie di Yildiz

Il giovane turco è ormai il leader tecnico della Juve, tutto passa da lui e Tudor lo ha messo al centro del gioco, al contrario di Thiago Motta che lo teneva defilato: dal suo eccellente primo tempo ricaviamo due perle, vale a dire la fuga a sinistra e l’assist al bacio per Koopmeiners al 21′ (la parata di Carnesecchi sul sinistro ravvicinato dell’olandese è stata strepitosa) e il tiro del 26′ sul quale il portiere bergamasco ha sfoderato un altro riflesso dei suoi. L’Atalanta era partita meglio ma alla lunga la Juve l’ha fatta arretrare. Il primo pericolo l’ha creato De Ketelaere, che dopo un paio di dribbling (guarda caso) è andato al tiro, obbligando Di Gregorio a intervenire sul primo palo.

Koopmeiners centrocampista puro (e fischiato)

Tudor ha provato Gatti tra i titolari (in crescendo), mentre Bremer è sembrato sempre più spigliato, e dunque pronto per il campionato. Il tecnico ha anche messo Nico Gonzalez sulla destra (volitivo) e Koopmeiners in mediana, vale a dire la posizione che quest’anno intende affidargli più o meno stabilmente: sarà stato per i fischi implacabili dei tifosi atalantini, ma non ha combinato granché. Dall’altra parte, Juric sta ancora cercando l’assetto e gli uomini giusti a cui affidarsi. Al centro dell’attacco ha rimesso Scamacca, ancora lontano da una forma accettabile, e le funzioni di Lookman le ha affidate a Maldini. Pasalic, che in questo precampionato ha fatto spesso il centravanti, è finito in mediana. La novità interessante è stato Bernasconi, terzino sinistro di 21 anni: è il primo giocatore dell’Atalanta a passare dall’Under 23 (nella scorsa stagione, 41 presenze, 3 gol e 10 assist in serie C) alla prima squadra.

L’acrobazia di David, il ritardo di Scamacca

Nella ripresa i ritmi sono calati (normale, vista la stagione) e l’equilibrio s’è fatto più marcato, anche perché i vari dribblatori hanno fatto più fatica a sgusciare. Scamacca ha resistito meno di un’ora, dimostrandosi ancora in ritardo di condizione, eppure il centravanti più evanescente della serata era stato David, letteralmente cancellato dalla marcatura a tutto campo di Hien, alla quale era evidentemente impreparato. Il canadese, tuttavia, ha trovato il guizzo buono nell’unico momento in cui gli hanno lasciato un metro libero, grazie a una sponda imperfetta di Nico Gonzalez che è rimbalzata sulla schiena di Zappacosta: David ha intercettato il rimpallo segnando il suo primo gol italiano con una rovesciata storica.

Le prodezze di Vlahovic e Samardzic

Subito dopo è uscito per fare posto a Vlahovic, che ha immediatamente raddoppiato con un rabbioso sinistro in contropiede ispirato da Joao Mario. Stavolta nessuno ha fischiato il serbo. C’è stato ancora tempo per il gesto tecnico di Samardzic, che ha battuto Di Gregorio dopo aver fatto secchi in dribbling (toh) Rugani e Kostic.

Atalanta-Juventus 1-2

Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi – Kossounou (23’ st Scalvini), Hien, Djimsiti – Bellanova (38’ st Palestra), De Roon, Pasalic, Bernasconi (23’ st Zappacosta) – De Ketelaere (23’ st Samardzic), Maldini (38’ st Brescianini) – Scamacca (13’ st K.Sulemana). All. Juric.

Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio – Gatti (43’ st McKennie), Bremer (35’ st Rugani), Kelly (35’ st Kalulu) – Nico Gonzalez (30’ st Joao Mario), Koopmeiners, Thuram (30’ st Locatelli), Cambiaso (30’ st Kostic) – Conceiçao (30’ st Adzic), Yildiz (46’ st Douglas Luiz) – David (30’ st Vlahovic). All. Tudor.

Arbitro: Collu.

Reti: 28’ st David, 33’ st Vlahovic, 45’ st Samardzic.

Note: ammonito De Roon. Spettatori 20.763, incasso 276.192 euro.

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