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Atalanta, Percassi: “Serviva un salto di qualità. Gasp emozionato”

Antonio Percassi racconta alla Gazzetta come è nata e i motivi della partnership con la cordata americana, un progetto che il patron definisce “un atto d’amore verso il club”.

Il Presidente dell’Atalanta Antonio Percassi ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport nella quale racconta la trattativa e l’accordo con la cordata americana guidata da Pagliuca. Queste le parole del patron della Dea, che spiega come la partnership sia votata a una crescita internazionale della squadra:

“È stato un altro atto d’amore per l’Atalanta, che è nel mio cuore, in quello della mia famiglia, dei tifosi e di Bergamo. Ho visto in Steve Pagliuca la mia stessa passione e ambizione, anche lui come me ha un passato nello sport praticato, anche lui con i Boston Celtics ha avuto l’esperienza di una gestione di successo. Il forte legame Atalanta-Bergamo e i risultati sportivi ed economici raggiunti sono stati alla base della sua proposta di entrare in società, per far crescere la Dea”.

Il modello, ripete Percassi, deve essere quello dei Boston Celtics:

“I modelli Boston Celtics e Atalanta per alcune cose sono quasi identici e noi a Boston siamo particolarmente affezionati: più di trent’anni fa abbiamo aperto lì il primo negozio Benetton e la sera dell’inaugurazione andammo a vedere la partita al Garden, giocava Larry Bird. Per il modo di vivere lo sport erano già avanti anni luce, ma quella sera è stato come respirare un po’ di “bergamaschità” a Boston. E a chi dice che questa operazione la farà perdere, rispondo che ci siamo interrogati sul futuro della squadra con lo stesso amore e responsabilità con cui lo stanno facendo la città e i tifosi. E che le radici bergamasche non sono mai state in discussione: anzi, proprio questi valori condivisi hanno trasformato il primo contatto con Pagliuca in una partnership”.

Fondamentale in questo senso la crescita del brand Atalanta a livello internazionale:

“È da tempo che c’è grande interesse per l’Atalanta, siamo stati corteggiati a lungo, ma siamo convinti che scegliere soci disposti a lasciarci la gestione sportiva del club, senza pretendere di rilevare l’intera quota come altri, sia stata la cosa più giusta e più seria: i migliori partner con cui guardare al futuro. Abbiamo raggiunto risultati oggettivamente sorprendenti ma ora è importante sviluppare tutti quegli aspetti che vanno oltre il rendimento della squadra: contando sull’aiuto di un’esperienza vincente negli Usa come quella dei Boston Celtics”.

Questo è uno step naturale di crescita per l’Atalanta, che deve compiere un’evoluzione sostanziale se vuole acquisire una maggiore dimensione internazionale, senza però dimenticare che le proprie radici saranno sempre nel territorio:

“Dire “L’Atalanta deve pensare anzitutto a salvarsi” non porta così male, quindi lo ripeterò per tutta la vita… Però serviva un salto di qualità, dunque un partner forte: le disponibilità economiche sono determinanti nei rapporti di forza con club che hanno più tradizione e mezzi e con i nuovi soci potremo essere più competitivi anche da questo punto di vista. Più che di un’era che si chiude o si apre, parlerei di un’evoluzione: il nostro club ha radici solide e qui rimarranno, ma avremo più chance per crescere. Senza dimenticare che abbiamo prodotto campioni con la capacità di identificare i talenti e di farli crescere. E questo non dipende dai mezzi economici”.

Infine, Percassi dedica un punto alla reazione di Gasperini all’annuncio dell’accordo:

“La sera prima dell’annuncio ufficiale, con mio figlio Luca che è stato il grande architetto di questa partnership, abbiamo spiegato a Gasperini i dettagli dell’intesa: poche volte l’ho visto così emozionato. Poi il giorno dopo, nella sala dove lui fa le riunioni tecniche, abbiamo riunito la squadra: guardavo i giocatori negli occhi e li vedevo gioire, colpiti, entusiasti di capire quanto questo accordo potrà essere importante per raggiungere quei traguardi su cui, con loro, stiamo lavorando ogni giorno, da molti anni. È stato bello, quasi toccante”.

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