Un rigore difficile da giustificare, a pochi secondi dalla fine. Una scelta che in un attimo cambia la storia della partita tra Bruges e Atalanta, che si avviava alla chiusura in un salomonico pareggio. La decisione dell’arbitro turco Meler, assegnare la massima punizione per una lieve manata di Hien che provava a tenere a distanza l’attaccante avversario Nilsson, è sbagliata perché stravolge il senso del calcio, che al netto del Var resta uno sport di contatto. E in quello del centrale bergamasco non c’era nulla di eccessivo, solo la legittima volontà di difendere la posizione. “Ma che rigore è?”, urlava furibondo Gasperini uscendo dal campo, in una scena da far west perché molti nerazzurri circondavano il direttore di gara chiedendogli spiegazioni. Dal dischetto lo stesso Nilsson spiazzava Rui Patricio e regalava al Bruges una vittoria preziosa, il 2-1 che l’Atalanta dovrà ribaltare nella gara di ritorno di martedì.
«La cronaca della gara»
Gasperini: “Stiamo contagiando l’Europa, questo non è calcio”
“Evidentemente stiamo contagiando anche l’Europa, il dramma è che stiamo contagiando tutto il calcio, c’è un’idea dei falli diversa. I falli di mano creano tutte quelle polemiche, ma a volte è difficile. Il dramma sono i contatti, tanti giocatori si tuffano, si buttano, c’è chi amplifica, chi cerca di rubacchiare, tutto ciò è distante da quello che è il gioco del calcio”. ha poi rincarato la dose Gian Piero Gasperini.
L’arbitro turco Meler cambia la partita
Un risultato neanche così ingiusto, ignorando le modalità di svolgimento, perché i belgi hanno fatto una partita coraggiosa, aggressiva. La Dea, sfidata sul suo terreno, quello dell’intensità a tutto campo, ha faticato enormemente a silenziare la brillantezza sfrontata degli avversari: giovani, veloci, poco riflessivi e per questo imprevedibili. Così si è calata in una parte diversa dal solito: saggia, capace di assorbire le folate e reagire al momento giusto. Provando poi anche a ribaltare il tavolo, una volta che il fiato dei belgi si è esaurito. Un’opera riuscita a metà: proprio quando l’Atalanta camminava sui resti dei rivali e provava a vincere, diventava protagonista, cambiando la storia, l’arbitro Meler, lo stesso che a fine 2023 fu aggredito selvaggiamente in campo dal presidente dell’Ankaragucu, Faruk Foca, immediatamente radiato dalla federcalcio turca.
Tre occasioni Atalanta, poi la beffa finale
L’idea di Gasperini, tenere la barra dritta nella tempesta per cambiare rotta al momento giusto, sembrava aver funzionato. Nel catino all’inglese del Jan Breydel nel primo quarto d’ora è stata impressionante la forza d’urto del Bruges. I giocatori di Hayen spuntavano da tutte le parti, pressando in modo forsennato. Da un pallone recuperato sul disastroso Posch nasceva al 15’ il gol di Jutglà, che poco dopo avrebbe potuto replicare, lui come De Cuyper. L’Atalanta però pian piano acquistava campo: Gasperini spostava De Ketelaere a sinistra, e da lì al 41’ arrivava il cross di Zappacosta su cui Pasalic di testa infilava Mignolet. Il Bruges tornava in campo con le pile di nuovo cariche: così c’era bisogno di altro sacrificio prima di rivedere la luce a metà ripresa. I belgi calavano, l’Atalanta si rialzava e creava tre occasioni importanti con Zappacosta (palo su colpo di testa), Samardzic e De Ketelaere. La beffa finale non rende merito alla maturità della squadra di Gasperini. Martedì a Bergamo c’è la possibilità di prendersi la rivincita e il pass per gli ottavi contro una tra Aston Villa e Lille. Sarebbe un peccato mortale non arrivarci.
Bruges-Atalanta 2-1 (1-1)
Bruges (4-2-3-1) Mignolet 6.5 – Seys 6, Ordonez 6.5, Mechele 5.5, De Cuyper 6.5 – Onyedika 6.5, Jashari 6 – Talbi 7 (41’ st Siquet sv.), Vanaken 6, Tzolis 6.5 (26’ st Nilsson 7) – Jutglà 6.5 (41’ st Vetlesen sv.). All. Hayen 7.
Atalanta (3-4-1-2) Rui Patricio 6 – Posch 5 (26’ st Toloi 6), Hien 5, Djimsiti 6 – Bellanova 6 (19’ st Cuadrado 6.5), De Roon 5, Ederson 5.5, Zappacosta 6.5 (41’ st Palestra sv.) – Pasalic 6.5 (19’ st Samardzic 5.5) – De Ketelaere 6, Retegui 5 (26’ st Brescianini 5.5). All. Gasperini 5.5.
Arbitro: Meler (Tur) 4.Reti: 15’ pt Jutglà, 41’ pt Pasalic, 49’ st rig. Nilsson
Note: ammoniti Hien, Toloi, Cuadrado.