Cento minuti di tensione, inframezzati da un quarto d’ora di sospensione per lancio di oggetti, non bastano per stabilire un vincitore nel derby di Madrid. L’Atletico riprende il Real al 96’ (1-1) e fa felice il Barcellona che così mantiene a distanza (-3 e -5 punti rispettivamente) entrambe le dirette concorrenti, limitando i danni dopo la sconfitta con l’Osasuna. Aver allungato a 40 partite l’imbattibilità nella Liga e a 36 quella in tutte le competizioni non toglie l’amaro in bocca ad Ancelotti che per l’ottavo derby di fila (ultimo a dicembre 2021) non riesce nell’impresa di mantenere la porta inviolata nella stracittadina. E’ probabile che i blancos abbiano in parte pagato l’assenza di Mbappé che andava a segno da 5 partite di fila. Con lui in campo la squadra viaggia a una media di 2,33 gol a partita, stavolta non è andato oltre al sigillo di Militao. Ma sarebbe comunque bastato se la difesa non si fosse fatta trovare impreparata in occasione del pari di Correa in pieno recupero.
Senza Mbappé, Ancelotti torna al 4-4-2
Per sopperire all’infortunio del centravanti francese, Ancelotti ha deciso di rispolverare il 4-4-2 dopo 5 mesi accentrando davanti Rodrygo e Vinicius. Poi ha chiesto a Valverde e Bellingham il sacrificio di presidiare le fasce e ha inserito Modric accanto a Tchouameni in mezzo al campo. Sul fronte opposto Simeone, dispostosi a specchio, ha rilanciato Alvarez ma lo ha schierato come esterno sinistro. In attacco, accanto a Sorloth, infatti, ha confermato Griezmann mentre in mediana ha preferito de Paul a capitan Koke piazzando l’ex udinese a destra sulle tracce di Bellingham.
Simeone si copre, Militao lo punisce
Proprio partendo da sinistra, Alvarez ha creato il primo e unico brivido del primo tempo al Real impegnando sul primo palo Oblak. I blancos hanno replicato con tre conclusioni da fuori, due di Valverde e una di Bellingham, che non hanno, però, sorpreso Oblak. Scontento della prova dei suoi, Simeone nella ripresa ha cambiato un po’ la squadra togliendo prima Molina e poi Sorloth per inserire Koke e Lino. E’ passato al 5-4-1 invertendo le posizioni di Griezmann e Alvarez. La mossa, invece di complicare ulteriormente i piani ad Ancelotti, ha caricato il Real che, dopo aver sfiorato il bersaglio con Rodrygo, è passato (64’) sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti: Modric ha smarcato sulla sinistra Vinicius che con un cross pennellato ha pescato dalla parte opposta Militao che con un bel destro di controbalzo ha gelato Oblak, complice una decisiva deviazione di Llorente.
Lancio di oggetti in campo, gara sospesa per 15′
Il gol ha fatto saltare i nervi ad alcuni sostenitori della curva dei colchoneros che hanno lanciato oggetti in campo costringendo l’arbitro Mateo Busquets a sospendere per un quarto d’ora la partita malgrado il tentativo di Simeone di andare sotto il settore a tentare di placare gli animi.
Correa entra e pareggia al 96′. Espulso Llorente
Alla ripresa del gioco, il tecnico biancorosso si è giocato la carta Correa che ha finito per risultare decisiva insieme all’innesto di Galan. Il Real è andato subito vicino al raddoppio con Vinicius, che ha costretto agli straordinari Oblak, ma poi ha sofferto l’assalto finale dei padroni di casa che, dopo aver impegnato Courtois con un gran sinistro di Lino ed aver sfiorato il bersaglio su punizione con Griezmann, ha pareggiato i conti al 96’: Galan si è inventato un filtrante per Correa che ha saltato in velocità Courtois in uscita e ha segnato dopo aver vinto un rimpallo con Militao. L’arbitro inizialmente ha annullato per fuorigioco ma poi, su segnalazione del Var, ha convalidato visto che a tenere in gioco l’attaccante c’era Rudiger. L’ultima emozione è arrivata al 98’ quando il Var è tornato in azione per segnalare all’arbitro di tramutare da giallo in rosso il cartellino mostrato a Llorente per un fallo ai danni di Fran Garcia.