Non siamo nemmeno più all’ultima spiaggia. Siamo oltre, al bicchiere della staffa quando la musica si è già fermata e gli amici se ne vanno. Mario Balotelli torna. Anzi, no. L’uomo dell’ultimo sorriso azzurro a un Mondiale, più di dieci anni fa, è rimasto senza casa. E anche l’ultima speranza sembra dissolversi in un pomeriggio d’autunno.
La chiamata di Gilardino
Alberto Gilardino lo ha chiamato qualche giorno fa promettendogli una maglia del suo Genoa, e magari anche per lui era l’ultima carta da pescare in un mazzo senza alternative, dopo aver visto andar via Retegui e Gudmundsson. L’ultima chiamata, mai come stavolta. Soprattutto per Mario: eppure il Genoa, per ora, a Balotelli ha detto no. Il paradosso è questo: dopo un’estate passata ad allenarsi, ad aspettare una chiamata, a girare video su Instagram per ricordare al mondo di essere ancora un calciatore, sperando in una nuova primavera, qualcuno aveva finalmente pensato a lui.
Il Genoa prende Pereiro
Un vecchio amico, un ex compagno di Nazionale, voleva – vuole – rintracciare sotto i suoi muscoli il talento addormentato dalla pigrizia. E lui ha passato gli ultimi giorni ad attendere solo il via libera per partire dalla sua Brescia e viaggiare verso Genova. Invece no: il club non è convinto, è orientato a rinunciare. Prenderà il rifinitore Gaston Pereiro, non un centravanti, forse immaginando che i due mesi che servono a Vitinha per tornare in campo siano più o meno quelli necessari a Mario per tornare un calciatore.
Balotelli in sospeso
O forse c’è altro: un giro di poteri piccoli o piccolissimi. Quanto è solido Gilardino, il più smaccato estimatore di Mario? Se dovesse andare via, chi assicura che il suo successore gradirebbe il più divisivo dei calciatori in circolazione? E quanto i rapporti tra il presidente Zangrillo e l’ad Blazquez possono influenzare l’affare? La risposta a queste domande è che la priorità del club non è Mario: la società è in vendita, magari si aspetterà la prossima di campionato sabato col Bologna a Marassi per prendere una decisione definitiva. Ma fino a quel momento, Balotelli non arriverà. Tutto sospeso, lo lasciano in attesa. Negli ultimi anni, i mesi da disoccupato superano i gol segnati. A 34 anni, l’unica certezza che Mario offre è il talento (enorme) sprecato, collezionando estimatori da deludere. Moratti. Mancini. Galliani. Prandelli. Montella. Avanti il prossimo.