L'ex difensore della Juventus Andrea Barzagli ha parlato del caso scommesse ai microfoni di Sportmediaset: "È un discorso complicato, questi ragazzi non vorrei colpevolizzarli troppo. C'è una grande responsabilità intorno, ma sono ragazzi come siamo stati noi e fanno degli errori come li abbiamo fatti noi. Forse li fai per leggerezza, quando ero io giovane c'era meno caos, quel mondo viaggiava a velocità più bassa anche livello di informazione, adesso ti coinvolge completamente. Forse la vivono ancora da ragazzi che possono sbagliare e sbagliando cresci, non sapendo della responsabilità che hanno, che è enorme".
"Il calcio in Italia è talmente seguito che una notizia può coinvolgere come lo sta facendo adesso. Stiamo un attimo calmi, vediamo come si risolve o verrà fuori il tutto… È una tempesta per il calcio italiano, ma calmi. Corrono troppe notizie, a volte ci vuole calma, non per forza si deve essere alla ricerca di qualcosa di nuovo. È vero, è una leggerezza grossa, forse non capiscono l'importanza che mediaticamente hanno. È enorme rispetto a prima".
"I miei genitori mi dicevano di non fare certe cose, ma quando sei grande magari le fai. Non per forza deve essere una carenza educativa, ma un qualcosa che può aiutare in questo momento avere accanto continuamente persone che gli possono sottolineare i rischi che ci sono. Non solo le scommesse, non si può fare quasi niente che esce una notizia bomba, magari a volte sono un po' più leggeri".
"Serve chi ricordi loro che hanno costantemente delle responsabilità, che a quell'età è un peso avere, chiaramente. Già quando ero io a 34-35 anni già mi sapevo comportare, a 20 anni no. Un aiuto può essere quello, al di là delle società. È giusto che sbaglino, ma ci sono situazioni in cui un professionista importante purtroppo non può sbagliare".