Stoccarda – Nessun gol e due verdetti: il Belgio si qualifica con il fiatone per gli ottavi (secondo alle spalle della Romania, affronterà l’1 luglio la Francia) e l’Ucraina saluta gli Europei soltanto per colpa della differenza reti, dopo aver messo paura fino all’ultimo secondo ai più blasonati rivali. Il pareggio e il passaggio del turno non hanno evitato però i fischi al deludente Lukaku e ai suoi compagni, che al fischio finale non sono andati sotto la curva occupata dai loro tifosi. Applausi convinti invece dall’altra parte per Rebrov e i suoi giocatori, protagonisti di un’altra prestazione coraggiosa e positiva, nonostante la beffarda uscita di scena dal torneo.
«La cronaca della partita»
Prima occasione per Lukaku
Il gruppo E è stato il più equilibrato di Euro 2024 e alla terza giornata si sono presentate quattro squadre a quota 3 punti: con lo stesso bilancio di una vittoria e una sconfitta e in bilico tra i due poli opposti del primato in classifica e dell’eliminazione. Anche la sfida di Stoccarda s’è dunque trasformata fin dall’inizio in uno spareggio crudele e i giocatori dell’Ucraina sono entrati tutti in campo con la bandiera del loro Paese sulle spalle, esaltando lo spirito patriottico degli oltre diecimila tifosi arrivati in Germania al seguito della loro Nazionale. Ma ha subito dimostrato di avere motivazioni altrettanto forti pure il Belgio, che non ha speculato sulla teorica possibilità di accontentarsi del pareggio grazie alla differenza reti e ha bussato in fretta alla porta avversaria con una combinazione tra le sue stelle: perfetta verticalizzazione di De Bruyne e tiro ciccato da Lukaku (7′), che si era fatto largo a modo suo tra due difensori.
Ucraina pericolosa
Tutta in salita (per i 3 gol annullati nelle precedenti partite dal Var e i tanti errori di mira commessi) l’avventura nel torneo dell’ex bomber della Roma, ritornato per fine prestito al Chelsea e inseguito adesso sul mercato da Milan e Napoli. Al di sotto dei suoi soliti standard è rimasta però l’intera squadra allenata dall’italiano Domenico Tedesco, che dopo la partenza positiva ha concesso troppo spazio alla reazione dei rivali. Le migliori occasioni per sbloccare il risultato sono infatti capitate agli uomini di Rebrov, traditi dall’indecisione al momento di concludere prima da Dovbyk (27′) e poi da Yaremchuk (43′), che hanno pasticciato a due passi da Casteels. Il portiere belga si è invece fatto trovare pronto sull’unico tiro pericoloso (35′) di Shaparenko, mentre dall’altra parte ha provato invano a dare la scossa ai compagni l’ispirato De Bruyne: esterno della rete su punizione (33′) e destro bloccato da Trubin (45′). All’intervallo quindi l’incertezza ha continuato a essere totale, complice il contemporaneo pareggio nell’altra sfida del girone tra Slovacchia e Romania.
Carrasco vicino al gol
Per questo la partita in avvio di ripresa è diventata ancora più tattica e brutta, con il Belgio che ha provato a spingere un po’ di più in avanti e allo stesso tempo è stato sempre attento a non sbilanciarsi, sapendo di essere qualificato anche con il nulla di fatto. L’Ucraina ha perso invece brillantezza nelle ripartenze e nemmeno con l’ingresso di Zinchenko è riuscita a pungere come nel primo tempo. Nulla è cambiato solo per il deludente Lukaku, che dopo l’ennesimo tiro troppo fiacco (20′) ha avuto però almeno l’intelligenza di mettersi al servizio dei compagni, favorendo con le sue sponde due pericolose incursioni nel nuovo entrato Carrasco, vicino al gol soprattutto con un bordata (22′) respinta da Trubin. Rebrov ha cercato allora di cambiare l’inerzia della gara con una girandola di cambi e ci sono voluti un paio di salvataggi del centratissimo Faes per bloccare le incursioni di Dovbyk, che al 34′ ha dato l’illusione ai suoi tifosi del vantaggio con un tiraccio sull’esterno della rete.
Sofferenza Belgio
Ma l’Ucraina ha intravisto la possibilità di farcela e per poco il nuovo entrato Malinowski (38′) non ha sorpreso direttamente da calcio d’angolo il portiere Casteels, che ha respinto il pallone proprio sulla linea. Finale di partita in preda alla paura per il Belgio, sempre più aggrappato alla leadership di De Bruyne. Suo l’assist per il tiro a lato di Bakayoko, mentre dall’altra parte Castagne (43′) si è immolato su un altro tentativo di Malinowski. Poi nel recupero l’ultimo assalto di Sudakov, autore di una bella percussione e di un destro troppo centrale. Tedesco ha tolto il fantasma di Lukaku e ha stretto i denti per 4′ interminabili, per Rebrov un’uscita a testa alta.
Ucraina-Belgio 0-0Ucraina (3-5-2): Trubin, Zabarnyi, Svatok (al 36′ st Yarmolenko), Matviyenko, Tymchyk, Shaparenko (al 25′ st Vanat), Brazhko ( al 25′ st Stepanenko), Sudakov, Mykolenko (al 13′ st Zinchenko); Yaremchuk (al 25′ st Malinovskyi), Dovbyk. A disposizione: (1 Bushchan, 23 Lunin, 2 Konoplia, 4 Talovierov, 5 Sydorchuk, 20 Zubkov, 21 Bondar, 26 Mykhailichenko). All.: Rebrov.Belgio (4-3-3): Casteels, Faes, Vertonghen, Theate, Castagne, De Bruyne, Onana, Tielemans (al 62′ st Mangala), Doku (al 32′ st Bakayoko), Troussard (al 17 st’ Carrasco), Lukaku (al 45′ st Openda). A disposizione: (12 Kaminski, 13 Sels, 2 Debast, 16 Vranckx, 17 De Ketelaere, 23 Vermeeren, 25 De Cuyper). All.:
Tedesco.Arbitro: Taylor (Inghilterra)Angoli: 3-7Recupero: 2′ e 4’Ammoniti: Faes al 42′, Dovbyk al 24′ st