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Belgio-Italia, Spalletti: “Non c’è una sfida tra noi e Sinner, poter scegliere è bello”

Il ct sulla contemporaneità televisiva tra i due eventi

BRUXELLES – Calcio o tennis, davanti alla tv? Non è un dilemma che riguarda i diretti interessati, che scenderanno in campo praticamente alla stessa ora. Ma Luciano Spalletti a Radiorai ha detto di non sentirsi in concorrenza con le Finals di Torino. “Al contrario: è bello avere due situazioni tra cui poter scegliere, per gli appassionati italiani di sport. E poi Sinner è un esempio per tutti, anche per noi. Di sicuro la Nazionale deve avere la stessa autodisciplina di Jannik, spostare l’asticella più in alto giorno per giorno. Dopo avere raggiunto quello che riteniamo l’optimum, bisogna darsi subito un altro obiettivo”.

Il duello con Lukaku

Poi il ct è entrato nel dettaglio della sfida con il Belgio, in cui il duello tra due giocatori del Napoli, Buongiorno e Lukaku, sarà uno dei motivi tecnici della serata: “Per Buongiorno è un vantaggio marcare un avversario che conosce bene, anche se spostarlo è difficile. Dovrà anticiparlo, magari anche con l’aiuto di un mediano”. Ma a proposito di Napoli, città alla quale Spalletti è rimasto legatissimo, c’è un tema drammatico che il ct non elude: la piaga degli omicidi tra minorenni: “Bisogna prevenire, informare, fare capire che per chi uccide un ragazzo, dopo un gesto del genere, inizia l’incubo: ti porterai dietro il rimorso per tutta la vita, non smetterà mai di torturarti per il male che hai fatto”.

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