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Berlino, Italia: l’orgoglio di Montella e Çalhanoglu, De Vrij-Dumfries decisivi. E per Zirkzee debutto con vista semifinale

In Olanda-Turchia all’Olympiastadion si sono intrecciati i destini di tanti volti noti della serie A del presente e del passato. Il ct dei turchi promette: “Squadra giovanissima, a Euro 2032 sarà pronta per vincere”

BERLINO – L’ultimo italiano all’Europeo, il ct della Turchia Vincenzo Montella, ha resistito fino a venti minuti dalla semifinale, quando il gol dell’1-1 dell’Olanda, segnato dall’interista De Vrij, ha cominciato a incrinare il sogno di 85 milioni di turchi, poi spezzato dall’autogol di Muldur. Sarebbe stata un’impresa e lo racconta perfettamente la storia. La nazionale turca nei grandi tornei è stata spesso assente. Ha partecipato al Mondiale solo due volte, cominciando con l’uscita al primo turno nel 1954: il terzo posto di Giappone-Corea resta il risultato più alto di sempre. All’Europeo è andata un po’ meglio: primo turno nel 1996, 2016 e 2021, quarti di finale nel 2000 e soprattutto semifinale nel 2008, quando la Germania, col gol del 3-2 di Lahm all’ultimo minuto, evitò la grande sorpresa.

Montella: “Proseguirò il lavoro”

Questa sorpresa del 2024 , però, sarebbe stata più grande, al di là della questione politica e della crisi diplomatica con la Germania per il caso Demiral, vicende sottese alla partita con l’Olanda. Montella, che è diventato commissario tecnico meno di un anno fa e da settembre 2023, in sole tredici gare, è riuscito a dare un’identità evidente alla squadra, rivendica il lavoro compiuto e ne illustra le prospettive: non si lascerà sedurre dalla tentazione di tornare ad allenare un club: “Ho ricevuto tanti messaggi di complimenti e mi hanno fatto davvero piacere. Non vedo perché dovrei lasciare un ruolo che mi piace e che sta dando ottimi risultati. Siamo una squadra giovanissima, con grandi margini di crescita, e io voglio godermi I frutti del lavoro che stiamo facendo”. Tre potenziali pilastri futuri della Turchia – il madridista Güler, lo juventino Yikdiz e il gioiellino del Besiktas Semih Kiliçsoy – hanno in effetti rispettivamente 19 anni i primi due e 18 anni il terzo.

L’Europeo con l’Italia

Montella guarda il futuro a lunga scadenza e indica esplicitamente il traguardo: l’Europeo 2032, che la Turchia ospiterà insieme all’Italia: “Ragazzi come Güler, che non avevano mai giocato a questi livelli per più partite consecutive, hanno il futuro davanti. Arriveranno a Euro 2032 a 26-27 anni, nel pieno della loro carriera. Siamo orgogliosi del nostro percorso. Abbiamo segnato più gol degli altri, abbiamo suscitato simpatia e non abbiamo rimpianti. Siamo quelli che hanno vinto più partite nei tempi regolamentari. E abbiamo sentito forte l’amore del popolo turco. Dopo questo Europeo la Turchia verrà vista con un occhio diverso, probabilmente verrà rispettata di più. Ora vogliamo subito salire di categoria in Nations League, entrando in Lega uno. Poi vogliamo andare al Mondiale. Ho seminato, mi sono divertito, ho gioito: ripeto, voglio godermi i frutti. Guardo al futuro con chiarezza e fiducia”.

Koeman riabilita Dumfries

All’Olympiastadion, oltre a Montella, si sono viste tante vecchie e attuali conoscenze della serie A. E quasi tutte hanno lasciato un segno sulla partita, anche se l’ex del Sassuolo Müldur, autore dell’autogol decisivo, ne avrebbe volentieri fatto a meno. Gli interisti dell’Olanda hanno invece scritto la vittoria della loro nazionale: De Vrij col gol del pari e con un grande salvataggio difensivo, Dumfries col cross che ha provocato l’autorete di Müldur, dopo avere ricevuto palla dal milanista Reijnders. Il ct olandese Koeman ha dunque assolto volentieri Dumfries, che aveva causato il corner del vantaggio turco, lasciando uscire un pallone che avrebbe potuto tenere in campo: “Mi sono detto: ma che cosa fa? Ma poi è andata come è andata e ho pensato un’altra cosa: avercene, di giocatori come lui”.

Çalha inconsolabile, Zirkzee debutta

L’interista della Turchia, il capitano Çalhanoglu, era invece inconsolabile per l’eliminazione e lo ha mostrato dopo la partita. Con gli occhi lucidi, ha parlato della sconfitta: “Potevamo farcela, siamo stati davvero a un passo dall’impresa. Sono orgoglioso di questa squadra e del lavoro di Montella. E so che i tifosi dell’Inter sono stati orgogliosi di me”. Quelli del Bologna hanno rivisto in campo per qualche minuto Zirkzee, il cui sorriso ritrovato è eloquente. Convocato in extremis per l’infortunio di Koopmeiners e guarito dal suo infortunio muscolare, ha finalmente debuttato con la maglia arancione e spera di potere essere più importante nella semifinale con l’Inghilterra. Poi, a Europeo finito, si dedicherà al mercato, col Manchester pronto a ingaggiato e il Milan alla finestra. Lui non ha dato certezze sulla permanenza in Italia: “Vedremo”. Il sogno, intanto, è diventare protagonista subito, in Germania.

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