Bologna – Nello spazio stretto in cui quattro squadre si giocano i milioni della Champions tutto è prezioso, compreso quel minimo vantaggio che la Juve ha: sulla Lazio nei confronti diretti (ma sabato le farà visita) e su tutte per differenza reti. L’1-1 di Bologna non ha sparigliato nulla, resteranno tutti lì a baruffare ancora. I bianconeri hanno perlomeno aggirato lo scoglio più alto: il pareggio nello spareggio (sfida bruttarella, con emozioni rarefatte) era l’obiettivo minimo.
«La cronaca della gara»
Il tridente anomalo di Tudor sorprende Italiano
Tudor se l’è cavata meglio di Italiano perché ha cucito la partita nel suo stile, ha sfruttato le assenze per correggere l’assetto e all’inizio ha dato fastidio al Bologna con un tridente anomalo, con McKennie a pendolare tra davanti e il mezzo, Nico Gonzalez a buttarsi in verticale e Kolo Muani quasi mai centravanti puro, piuttosto con la facoltà di andarsi a cercare gli spazi che gli servono come l’aria, invece di andarsi a imbottigliare al centro. Il Bologna ne è stato sorpreso e ha reagito con qualche impaccio, notato anche nell’azione che ha subito squilibrato la partita: è vero che il sinistro di Thuram non era irresistibile e lo è diventato soltanto per via della goffaggine di Skorupski, ma anche vero che il francese ha infilato il Bologna attaccando dritto per dritto una difesa scomposta dal movimento senza palla degli attaccanti e dall’evasione dalla fascia di Cambiaso.
Il Bologna fatica a reagire, ma la Juve ha autonomia limitata
Il Bologna ci ha messo un po’ a reagire. Ha avuto per lungo tempo le ali tarpate, Dallinga ha pasticciato quasi tutto e il centrocampo non ha preso ritmo, consentendo alla Juventus un’onesta partita di contenimento e ripartenza che ha irretito i rossoblù, capaci di tirare in porta solamente su calcio d’angolo (Orsolini) per una mezzora buona. Però di rado la Juve dura più di un tempo: un po’ dipende dagli infortuni, e ieri si è aggiunto Cambiaso (adduttore), molto dalla tenuta mentale di una squadra che vive di scatti emotivi più che della fiducia in sé stessa. Il Bologna nel secondo tempo ha ritrovato il suo piglio abituale. La Juve, purtroppo per lei, per certi versi anche. Sono così stati gli scatti bolognesi — di gioco, non umorali — a trasformare la partita, che ha preso una velocità che i bianconeri hanno fanno fatica a sostenere. Cambiaghi e Orsolini hanno cominciato a far girare la testa ai loro dirimpettai fomentando folate di gioco e in questo senso il gol è stato didascalico: Cambiaghi ha fatto secco Kalulu e i più svelti a reagire al suo cross sono stati Dallinga e Freuler (il più lento, Thuram), con la sponda di uno per la botta ravvicinata dell’altro, resa imprendibile da una deviazione di Renato Veiga.
Lo scivolone di Alberto Costa
Eppure è stata la Juve ad andare più vicina al secondo gol, che sarebbe arrivato se Alberto Costa (acquisto di gennaio da 13,8 milioni, ricordiamolo) non fosse scivolato in maniera imbarazzante al momento del tiro, in piena area. Il tempo ha così rasserenato la Juve e chetato il Bologna, che per una volta si è servito più dell’entusiasmo che dell’armonia collettiva, compressa dalla solidità bianconera. E magari nessuna delle due squadre s’è davvero resa conto di come quel pareggio non servisse poi granché, nella baruffa della rincorsa al quarto posto. A Bologna, perlomeno, sognano la Coppa Italia che la gente, se proprio dovesse scegliere, preferirebbe a un altro giro in Champions, perché vuoi mettere la soddisfazione di alzare il trofeo. I padroni dei club, ovviamente, la pensano diversamente.
Bologna-Juventus 1-1 (0-1).
Bologna (4-2-3-1): Skorupski, De Silvestri (44′ st Calabria), Beukema, Lucumi, Miranda (22′ st Lykogiannis), Freuler (35′ st Pobega), Ferguson, Orsolin (44′ st Dominguez), Odgaard (35′ st Castro), Cambiaghi, Dallinga. All.: Italiano.
Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio, Kalulu, Veiga, Savona, Weah (42′ st Adzic), Locatelli (32′ st Douglas Luiz), Thuram, Cambiaso (23′ st Costa), Gonzalez (32′ st Conceicao), McKennie, Kolo Muani (42′ st Mbangula). All.: Tudor.
Arbitro: Doveri di Roma.
Reti: nel pt 9 Thuram; nel st 9′ Freuler.
Angoli: 9-3 per il Bologna.
Recupero: 2′ e 6′.
Ammoniti: Locatelli, Costa, Castro per gioco scorretto; Gonzalez per comportamento non regolamentare.
Spettatori: 32.468.