Dopo Dominguez e Pobega (già alle visite mediche ieri) il Bologna ha preso in prestito dall’Aston Villa anche il ventunenne esterno inglese Samuel Iling-Junior, 40 partite e 2 gol in due stagioni nella Juve e appena ceduto ai britannici lo scorso luglio nell’operazione per Douglas Luiz. Manca dunque solo un difensore per completare la squadra rossoblù. È facile che arrivi nelle ultime ore di mercato: non c’è nessuno all’orizzonte che spinga Sartori e Di Vaio a fare follie (anzi, a chiederle a Saputo e Fenucci). Il profilo è noto: per la difesa un giovane su cui investire, ma appunto senza esagerare, o un cosiddetto usato sicuro da prendere in prestito da rose altrui troppo folte. E attenzione a Hummels che nel frattempo non ha mica ancora deciso cosa fare da grande: ipotesi di minima, per carità, che non si riapra la telenovela. È possibile che comunque il nome del difensore non sia tra quelli del rosario che viene snocciolato da settimane (Sangante, Niakate, Ribeiro…) e dunque neanche questo polacco dell’Arsenal, Jakub Kiwior, che già non entusiasmava ai tempi della trattativa coi Gunners per Calafiori, quando sarebbe stato anche più semplice arruolarlo.
In attesa del recupero di Ferguson, il triestino Tommaso Pobega è l’elemento che potrebbe tranquillizzare i sonni di Italiano. Centrocampista fisico, solido, non elegante ma pericoloso al tiro, sufficientemente rodato: a 25 anni ha oltre 80 presenze in A e 12 in Champions. La sua stagione migliore l’ha vissuta nel ‘21-‘22 al Torino, titolare fisso, arrivando anche in azzurro. Italiano lo aveva avuto prima allo Spezia e lo stima. Al Milan è rimasto fuori dallo scorso Natale (operato al tendine retto femorale) per riassaggiare il campo solo a maggio. Il Bologna lo ha preso in prestito con diritto di riscatto fissato sui 10-12 milioni.
Benjamin Dominguez, ala sinistra ma destro di piede, 21 anni, s’è congedato dal campionato argentino con un bel gol giovedì sera dopo un anno e mezzo da titolare nel Gimnasia. Il club rossoblù lo aveva già bloccato per gennaio, ma l’infortunio di Cambiaghi (operato ieri dal professor Zaffagnini) ha accelerato i tempi.
Dovrà aver tempo per capire dov’è arrivato, un po’ come Castro (o l’omonimo Nicolas Dominguez), sebbene il campionato argentino sia di buon livello competitivo. Per questo si è pensato di dare a Italiano un’alternativa più rodata per le fasce con Illing-Junior. quello che stese Ndoye davanti alla porta un anno fa senza che l’arbitro e il Var fischiassero il colossale rigore.
Molti tifosi che si aspettavano un mercato da Champions sono delusi: il Bologna ha invece proseguito, saggiamente, la sua politica che fin qui ha pagato, con una campagna funzionale, assennata, di prospettiva in alcuni elementi, una campagna da squadra che vuole consolidarsi tra quelle in corsa per l’Europa. E non per la Champions. Nove giocatori ingaggiati, e si arriverà a 10 Quattro salutati (Zirkzee, Calafiori, Saelemakers e Kristiansen (vedremo se ora parte Moro). A fine mercato le uscite (oggi circa 53 milioni) dovrebbero essere pari alle entrate (circa 63).