Questo sito contribuisce alla audience di
 

Borussia nella bufera: ricorda sui social un ragazzo israeliano ucciso il 7 ottobre ma dimentica un altro suo tifoso morto sotto le bombe a Gaza

Polemiche social contro le scelte del club tedesco

Il ricordo a intermittenza da parte del Borussia Dortmund sta esponendo il club giallonero a moltissime critiche via social. Su X, in occasione del primo anniversario della sua morte, il Borussia ha ricordato un suo tifoso israeliano ucciso da Hamas negli attacchi del 7 ottobre 2023. Il club tedesco ha però ricevuto critiche per aver ignorato la morte di un altro suo tifoso, ucciso domenica da un bombardamento israeliano a Gaza.

Il post su Netta Epstein

Nel suo post, visto da oltre 6 milioni di utenti, il Dortmund ha voluto commemorare la morte di Netta Epstein: “Piangiamo le vittime e pensiamo agli ostaggi. Contro il terrorismo, dalla parte di tutti i popoli che amano la pace in Medio Oriente”. Lo stretto legame tra il Borussia Dortmund e la famiglia di Netta Epstein, tragicamente ucciso il 7 ottobre 2023, ha raggiunto il suo apice quando i suoi genitori, Ayelet e Uri Felshintei, e due sorelle sono stati ospiti d’onore alla finale di Champions League. “La solidarietà del Dortmund e di tutto il calcio tedesco con Israele, soprattutto dopo il 7 ottobre, è sorprendente”, disse in quell’occasione Ayelet, la madre di Netta. “Quindi è logico che la maggior parte degli israeliani sostenga Dortmund”. Netta era nella sua casa di Kfar Aza quando i terroristi di Hamas hanno fatto irruzione la mattina del 7 ottobre. Il ragazzo fu ucciso da una granata che i terroristi avevano lanciato nel piccolo appartamento, ma fece da scudo con il corpo alla sua fidanzata, che si nascondeva dietro di lui. Netta era un fan sfegatato del Beitar Gerusalemme, del Liverpool e del Borussia Dortmund. È stato anche un ottimo portiere che ha giocato per due anni nelle giovanili dell’Hapoel Beer Sheva.

Polemica via social

Domenica 6 ottobre era circolato un video in cui un giornalista dava notizia del ritrovamento di una maglietta giallonera di Marco Reus, ex calciatore del Dortmund, tra le macerie della moschea dei Martiri di Al-Aqsa che aveva dato rifugio a vari profughi, presso Deir el-Balah, nella Striscia di Gaza. Sui suoi canali social il Borussia non ha però dato notizia di questa tragedia e si è esposto a numerose critiche da parte degli utenti di X e Instagram.

Segui tutte le ultime notizie di sport

Next Post

Juventus, Bremer operato al crociato a Lione: tornerà in campo fra sei mesi

Mar Ott 8 , 2024
Il difensore sotto i ferri per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro

Da leggere

P