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Buongiorno, Raspadori e nuovo modulo: tre antidoti di Conte contro l’emergenza

Il tecnico corre ai ripari: rivoluzione con la Lazio. Prove tattiche di 3-5-2 per proteggere la difesa e dar manforte a Lukaku

Il latte ormai è stato versato ed è dunque del tutto inutile continuare a piangersi ancora addosso, nel quartier generale di Castel Volturno, anche se i motivi per lamentarsi – dopo l’infausta conclusione del mercato invernale – si sono nelle ultime ore addirittura accentuati. Al mancato arrivo dei rinforzi si è infatti aggiunta pure l’emergenza infortuni e per Antonio Conte non sarà di conseguenza facile tenere alta la linea di galleggiamento del Napoli: reduce da due pareggi consecutivi, riavvicinato in classifica dall’Inter (adesso a -1) e atteso dopodomani pomeriggio dalla difficile trasferta contro la Lazio allo stadio Olimpico di Roma: ore 18.

Piove sul bagnato, in casa della sfortunatissima capolista. Il vaso è traboccato infatti per il ko – lesione muscolare – di Neres, che s’è aggiunto ai precedenti problemi fisici che avevano già spedito in infermeria Olivera e Spinazzola. Sulla fascia sinistra del Napoli si è aperta una spaventosa voragine e con il senno di poi brucia ancora di più la cessione di Kvaratskhelia. Ma è impossibile tornare indietro e tocca dunque a Conte trovare gli antidoti giusti contro l’emergenza, in attesa che il vento giri e vengano spazzate via le tante nuvole comparse all’improvviso sulla testa degli azzurri. Un segnale in controtendenza c’è già e in una situazione così difficile potrebbe diventare addirittura provvidenziale, visto che dopo oltre due mesi di assenza ha finalmente portato a termine il suo sofferto recupero uno dei pilastri della squadra: Alessandro Buongiorno. Contro la Lazio il difensore della Nazionale – assente dalla trasferta del 14 dicembre scorso a Udine – partirà sicuramente tra i titolari e con lui in campo si fa strada l’ipotesi di un ritorno al passato, con il passaggio al modulo 3-5-2. È questa l’indicazione che trapela dalle prime prove generali a Castel Volturno, in cui il terzetto del reparto arretrato è stato completato da Rrahmani e Juan Jesus. Sulle fasce invece spazio a destra al capitano Di Lorenzo e sulla sinistra a Politano, preferito a Mazzocchi. Comfermato in blocco l’intoccabile trio dei centrocampisti, mentre in attacco è stato Jack Raspadori a fare coppia con Lukaku.

Conte s’è trovato all’improvviso senza esterni per il suo tridente e per questo sta maturando l’idea di tornare al 3-5-2, già utilizzato con discreti risultati dal Napoli nelle fasi iniziali della stagione. Neres mancherà del resto per almeno un mese e diventa quindi una necessità giocare con due punte, visto che oltre a Lukaku e Raspadori c’è in organico anche un’altra punta centrale: Simeone. Servirà invece ancora tempo per poter contare su Noah Okafor, che ieri mattina ha confermato alla radio ufficiale di non essere ancora al top della sua condizione fisica. «Ma il mio obiettivo personale è allenarmi duramente ogni giorno, rimettermi in forma più presto possibile e recuperare il mio miglior livello, per farmi trovare pronto appena il nostro allenatore avrà bisogno di me», ha raccontato il giocatore svizzero, 24 anni, che all’Olimpico contro la Lazio cercherà di rendersi utile perlomeno part time, cominciando dalla panchina.

L’emergenza morde e c’è bisogno di tutti per fermare la Lazio: una delle uniche due avversarie (l’altra è l’Inter) che il Napoli non ha ancora battuto in questo campionato. La squadra di Baroni a dirla tutta è stata finora la bestia nera degli azzurri, battendoli per due volte in Coppa Italia a Roma e nella gara d’andata al Maradona. Conte insegue dunque pure una rivincita e dovrà farlo in totale emergenza, in 90’ ad alta quota in cui la capolista sarà ospite della quarta in classifica. Enorme, inutile dirlo, il valore della posta in palio.

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