MILANO – C’è stata grande apprensione per le condizioni di Riccardo Calafiori. Il difensore della Nazionale è uscito a pochi minuti dalla fine della partita con la Germania per un infortunio al ginocchio sinistro, lo stesso operato sette anni fa per la rottura di tutti i legamenti. In tarda mattinata è stato sottoposto ad accertamenti strumentali, che hanno rilevato una lesione al legamento collaterale tra primo e secondo grado. Calafiori non sarà disponibile per la partita di ritorno con la Germania di domenica: è stato tolto dalla lista dei convocati, tornerà nelle prossime ore a Londra dove si sottoporrà a ulteriori esami per capire fino in fondo la gravità dell’infortunio. La sensazione è che resterà fuori per 2-3 settimane. Ieri aveva lasciato San Siro senza stampelle, ma camminando lentamente e con espressione per nulla rilassata. “Come sto? Non lo so”, aveva replicato con sguardo basso ai cronisti attraversando la zona mista nella pancia dello stadio. Anche Spalletti era sembrato preoccupato: domenica al suo posto giocherà Buongiorno, con Bastoni spostato sul centro-sinistra.
La dinamica dell’infortunio di Calafiori
Il difensore dell’Arsenal si è fermato nel finale di gara, al secondo minuto dei quattro di recupero. Adeyemi taglia il campo e prova a servire Musiala, Frattesi devia il pallone su cui Calafiori prova ad arrivare con una sterzata: scivola col piede destro, perde l’appoggio col sinistro e il ginocchio gli resta piantato sul terreno di gioco. Si rialza a fatica, prova a trotterellare ma non ce la fa. Si blocca, si siede sul prato, riceve le prime cure dallo staff medico ed esce lentamente ma sulle sue gambe (senza essere sostituito, perché Spalletti aveva terminato i cambi). “Gli è partito il tacchetto”, la chiosa del ct.
Il terribile crack del 2018
Nel 2018, quando aveva sedici anni, il difensore oggi all’Arsenal aveva già subìto un grave infortunio al ginocchio. Colpa di un intervento duro di Svoboda, in una partita di Youth League tra la Roma e il Viktoria Plzen. La diagnosi: rottura di tutti i legamenti del ginocchio sinistro, dei menischi e della capsula. “Ho rischiato di smettere. La mia forza è stata che ero talmente giovane da non pensare troppo e da non capire la gravità della situazione”, ha poi raccontato Riccardo. Su suggerimento dell’agente dell’epoca, Mino Raiola, andò a operarsi negli Stati Uniti, in Pennsylvania, dal dottor Freddie Fu, che aveva già curato Ibrahimovic. È tornato più forte di prima, è stato tra i protagonisti nel Bologna che si è qualificato in Champions League e poi all’Europeo tedesco. Proprio contro la Germania, un nuovo infortunio. Che gli impedirà di giocare nella partita di ritorno, domenica, a Dortmund.
Per Dortmund assente anche Cambiaso
Dopo l’infortunio di Calafiori, si profila un nuovo guaio per Spalletti in vista della partita di ritorno dei quarti di finale della Nations League, domenica a Dortmund. In Germania sarà assente anche Cambiaso, che nei piani del ct sarebbe stato titolare, dopo avere saltato per un colpo alla caviglia la gara d’andata a San Siro. L’esterno della Juventus ha provato ad allenarsi alla Pinetina, ma si è dovuto arrendere al dolore e salterà dunque la trasferta tedesca. Migliorano invece le condizioni di Zaccagni: rimasto in panchina al Meazza per tutto il tempo (dolore alla tibia), il numero 10 della Lazio sarà a disposizione. Da valutare Politano (affaticamento).