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Cambiaso e la nuova Juve: “Conosco Motta, ha una grande mentalità”

È uno dei pochi giocatori che è stato già allenato dal nuovo tecnico

Andrea Cambiaso è l’elemento di raccordo tra la vecchia e la nuova Juventus. Non è l’unico, visto che i confermati dalla scorsa stagione non mancano, ma il suo ruolo resta comunque speciale: tra tutti i calciatori è l’unico ad avere già conosciuto il calcio di Thiago Motta. Al Bologna il nuovo tecnico bianconero subentrò a Mihajlovic dopo sei partite di campionato, iniziando a seminare i successi che avrebbe raccolto l’anno dopo portando i rossoblù in Champions. C’era anche Cambiaso, in prestito dalla Juventus, che giorno dopo giorno si guadagnò la fiducia dell’allenatore grazie alla sua duttilità, alla sua capacità di giocare esterno ma non solo, di accentrarsi sfruttando il suo passato da centrocampista. Al punto che a gennaio, quando la Juventus chiese di interrompere il prestito per riportarlo a Torino, fu proprio Motta a opporsi.

Cambiaso, “Motta, un allenatore con grande mentalità”

Oggi nel ritiro di Herzogenaurach, l’esterno cresciuto nel Genoa studia da senatore bianconero ed è pronto a riprendere il discorso interrotto l’anno scorso con Motta: “Sto bene, mi son ricaricato in vacanza questi venti giorni – racconta nel cuore del quartier generale bianconero all’Adidas World of Sport -. Sono molto contento di essere qua, è bellissimo essere in questa società incredibile. Fisicamente sto bene”. Inevitabile che sia proprio lui l’elemento di raccordo tra le situazioni di transizione che si sono create alla Juventus. Altrettanto che sia proprio suo il primo parere sul nuovo allenatore bianconero, posizione resa autorevole dal passato in comune: “Thiago Motta è un allenatore con grande mentalità, è molto esigente, ha grande voglia di lavorare. Siamo una squadra relativamente giovane, credo che possa aiutarci molto”.

Il gioco del nuovo allenatore

Già dai primi allenamenti hanno iniziato a intravedersi le caratteristiche del suo gioco, la richiesta continua di intensità, il compito fondamentale di non temere il pallone, di non liberarsene con fretta ma di pensare a come farlo rendere al meglio. Una svolta rispetto al passato che solo il campo e le tante competizioni a cui parteciperà la Juventus potranno giudicare in maniera oggettiva. Di sicuro l’entusiasmo che si respira, come spesso capita durante i ritiri estivi, dovrà trasformarsi con il tempo e con il lavoro nella base per una stagione di rilancio ad altissimi livelli per il club, tra campionato, Champions League e Mondiale per Club.

La duttilità al servizio della squadra

Tutti devono saper fare tutto ed essere al servizio della squadra. Difficile trovare un calciatore che, più di Cambiaso, racchiuda al meglio tutte queste caratteristiche. Con Allegri e in Nazionale ha giocato sia da esterno che da interno di centrocampo, quest’anno deciderà Motta dove utilizzarlo: “Ho questa fortuna, di essere abbastanza duttile, di poter giocare in diverse posizioni”. Eppure il suo habitat resta la corsia laterale, in attesa che la rosa si completi con i ritorni di Danilo e con gli innesti di mercato: “In due giorni di allenamento mi sta usando più da terzino sinistro, poi vedremo durante l’anno quando ci saranno diverse esigenze e complicazioni tra infortuni e turnover”. In estate ha rispedito al mittente le avances di diversi club che lo avrebbero voluto per rinnovare con la Juventus, sposando il progetto tecnico di Motta e confermando l’attaccamento alla maglia. Sta per iniziare la stagione della maturità di Andrea Cambiaso.

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