NAPOLICosa va: Kevin De Bruyne è il grande colpo: talento, personalità e un adattamento immediato che ha già conquistato i tifosi. Non è l’unico rinforzo di peso: Beukema, Lucca, Noa Lang e Milinkovi?-Savic completano una squadra che si presenta al via da campione d’Italia.Cosa non va: il grave infortunio a Lukaku complica i piani e costringe a cercare in fretta un nuovo centravanti. Resta poi l’interrogativo su Antonio Conte: maestro nelle stagioni a una sola competizione, saprà gestire il doppio impegno tra campionato e Champions?
INTERCosa va: contro il Monza si è rivisto lo spirito dei leader, da Lautaro a Thuram. Il giovane Sucic sembra già pronto a un ruolo da titolare, più mezzala che regista. La rosa, finalista di Champions, non è stata smantellata e conserva la sua forza competitiva.Cosa non va: Luis Henrique lascia dubbi, la partenza di Zalewski apre un vuoto sulla fascia e il vice-Dimarco non c’è. Il caso Lookman è irrisolto e il mercato non ha ringiovanito il gruppo: i veterani restano tutti, con un ricambio generazionale rimandato.
ATALANTACosa va: Juric raccoglie l’eredità di Gasperini puntando su metodi e filosofia simili. La continuità può aiutare la Dea a non smarrirsi. Gli innesti richiesti sono arrivati: Ahanor dal Genoa, Sulemana dal Southampton, il riscatto di Kossounou e il ritorno di Sportiello.Cosa non va: dopo nove anni, sostituire il Gasp è impresa difficile. L’addio di Retegui, capocannoniere della Serie A, e quello probabile di Lookman rischiano di privare l’Atalanta di 40 gol, un fardello pesante per restare competitiva in attacco.
JUVENTUSCosa va: le amichevoli estive hanno restituito segnali incoraggianti. Bremer ha riportato solidità in difesa, David si è inserito bene e Yildiz ha preso definitivamente in mano la squadra. Con Tudor, il turco è diventato il leader tecnico e simbolico della Juve.Cosa non va: a preoccupare è la situazione di Vlahovic, separato in casa nonostante i gol. Il suo rifiuto a rinnovare o trasferirsi blocca di fatto il mercato offensivo. Restano inoltre in esubero Douglas Luiz, Nico Gonzalez e McKennie, che pesano sulla rosa.
ROMACosa va: Soulé ha brillato in pre-campionato e sembra pronto a prendersi la scena. Bene anche El Aynaoui e Ghilardi, con Koné confermatissimo nonostante l’interesse dell’Inter. Gasperini lavora per dare un’identità precisa alla sua nuova squadra.Cosa non va: la Roma è ancora in costruzione. Pellegrini è fermo fino a settembre, Dybala non ha condizione e Dovbyk non convince il nuovo tecnico. Gasperini attende l’esplosione di Ferguson e chiede rinforzi, soprattutto in attacco (è in arrivo Bailey), per completare la rosa.
FIORENTINACosa va: la Viola riparte dalla base che l’ha portata al sesto posto. De Gea ha rinnovato, Gudmundsson è stato riscattato e Kean è rimasto. Dzeko porta esperienza, Fazzini e Viti futuro, ma il vero valore aggiunto è Pioli: profilo esperto e legato a Firenze.Cosa non va: Pioli ha chiesto ancora tre pedine. La squadra è solida negli undici ma corta nei ricambi. Il 3-4-1-2 con Gudmundsson, Dzeko e Kean affascina sulla carta, ma non ha ancora trovato equilibrio. A centrocampo restano poche alternative.
LAZIOCosa va: In porta Mandas e Provedel danno sicurezza, la difesa conosce a memoria Sarri e i suoi schemi. A centrocampo Guendouzi e Rovella garantiscono copertura e continuità. La squadra appare solida e compatta, anche se poco prolifica dalla mediana.Cosa non va: l’attacco resta la nota dolente. Zaccagni è l’unica certezza, mentre Dia e Castellanos non hanno segnato in estate. Il blocco del mercato impedisce innesti e limita la crescita offensiva. Servono soluzioni per non restare corti in prima linea.
MILANCosa va: Allegri ha riportato solidità e ordine tattico. Tomori è il perno del 3-5-2, capace di muoversi sia da centrale che da terzino. Leao – che salterà l’esordio per infortunio – è tornato centrale nel progetto e all’esordio ha segnato il primo gol stagionale, segnale incoraggiante per i rossoneri.Cosa non va: la priorità è l’attaccante, il duello è tra Hojlund, possibile in prestito, e Vlahovic, più costoso. Arrivati Modric e Jashari, resta il problema degli esuberi: Adli, Bennacer e Okafor cercano sistemazione. Il mercato non è ancora completo.
BOLOGNACosa va: Orsolini si conferma la certezza tecnica e caratteriale. Immobile ha mostrato entusiasmo e, pur indietro di condizione, sembra pronto a calarsi nella nuova realtà. La sfida sarà capire come integrarsi al meglio con Castro nell’attacco rossoblù.Cosa non va: gli infortuni di Ferguson, Bernardeschi e Holm hanno complicato l’estate. Vitik fatica a entrare nei meccanismi di Italiano, che pretende aggressività dai difensori centrali. A centrocampo mancano alternative di spessore e il mercato non ha colmato i vuoti.