Inter, è fatta per Diouf: Chivu trova i muscoli
Chiunque in Europa abbia una necessità tecnica, la può soddisfare pescando nell’inesauribile e incredibile vivaio francese, dove c’è tutto ciò che serve: l’ha fatto la Roma con El Ayanoui, l’ha rifatto l’Inter con Andy Diouf, 22 anni, compagno di squadra del neogiallorosso con il quale, nel Lens, è stato spesso in concorrenza per un posto. El Ayanoui è un mediano più difensivo, Diouf ama invece essere sguinzagliato e l’Inter l’ha preso per quello, investendo 25 milioni: la rinuncia a Lookman e quindi al 3-4-2-1 (ma sarà definitiva?) ha comportato un cambio di strategia, per cui la società ha messo a disposizione di Chivu un’alternativa diversa ai tre di centrocampo, visto che Diouf è una mezzala da inserimento ma può anche giocare più avanti. A fare posto, numericamente, a Diouf è Asllani, passato al Torino per 12 milioni, mentre tatticamente colma un vuoto e assicura una successione morbida a Mkhitaryan, probabilmente alla sua ultima stagione. Resta una considerazione amara: i francesi di provincia da noi diventano protagonisti metropolitani.
Napoli, Hojlund è necessario ma costa 50 milioni
Il Napoli ne avrebbe fatto volentieri a meno, anche perché per rincorrere il centravanti ha dovuto mettere da parte altre esigenze di Conte, ma l’infortunio di Lukaku sta obbligando i campioni d’Italia a un feroce pressing per avere un centravanti. Hojlund è il nome giusto, ma gli azzurri saranno costretti a rivedere le loro intenzioni economiche: pensavano di poter prendere un 9 in affitto (in fondo Lukaku starà fuori tre mesi, quattro al massimo) e invece dovranno accettare di acquisirlo a titolo definitivo, stanziando anche cifre notevoli. Per convincere Hojlund a lasciare Manchester, infatti, dovrà garantire al danese il riscatto nel 2026, dopo una prima stagione in prestito. De Laurentiis e Manna stanno entrando nell’ordine di idee di accettare questo tipo di operazione, che tra la spesa iniziale e quella da sostenere tra un anno sforerà i 50 milioni, con il rischio di trovarsi l’estate prossima con tre centravanti a tempo pieno. Ma nel calcio conta il presente e conta Conte, che ha ancora bisogno di un paio di centrocampisti di scorta (uno tecnico e uno muscolare), di un esterno sinistro (l’idea è Elmas) oltre a un terzino destro, anche se con lo spagnolo Juanlu è praticamente fatta.
Bologna, gli scatti di Rowe saranno l’arma in più
Il Bologna ha comprato un giocatore da spezzoni. L’ha pagato molto (19,5 milioni), ma nella sua annata marsigliese Jonathan Rowe si è affermato specialmente come l’uomo che agitava le acque nei finali di partita entrando dalla panchina, spesso rimpiazzando il neo interista Luis Henrique. Italiano potrebbe usarlo allo stesso modo, visto che all’ala sinistra, dopo la partenza di Ndoye, può alternare anche Cambiaghi e Dominguez e quindi avere sempre in campo un giocatore fresco e atleticamente brillante, condizione essenziale per chi dribbla: nell’uno contro uno, il difensore stanco rischia la figuraccia. Rowe è l’acquisto più caro della storia del Bologna e uno dei più cari della storia di Sartori, il più grande fiutatore di affari a basso costo del nostro calcio: se ha deciso di investire così tanto sul ventiduenne Rowe, due stagioni in Championship con il Norwich prima di Marsiglia e 10 presenze nell’under 21 inglese, ci avrà visto delle potenzialità smisurate. L’Olympique lo aveva messo fuori rosa insieme a Rabiot dopo che i due erano venuti alle mani: De Zerbi ha avallato senza remore l’idea di scaricare entrambi.
Roma, anche i Friedkin in pressing su Sancho
Accontentare Gasperini è difficilissimo, ma Sancho potrebbe saziarlo almeno un po’, visto che ha messo l’inglese in cima alle sue richieste: guai a non soddisfargliele. La Roma sta lavorando ai fianchi Manchester United e giocatore, a lungo corteggiato dalla Juve e negli ultimi giorni vicinissimo al Besiktas di Solskjaer. Sancho sembrava ormai imprendibile, poi sono intervenuti i Friedkin e Massara ha riannodato i fili, anche perché l’ultima ala comprata, il giamaicano Bailey, si è infortunato nel primo allenamento: grottesco. Sancho è così diventato un’urgenza. È un’operazione costosa (servono 20 milioni per lo United e 5 per lui), specie in rapporto alle ultime deludenti stagioni del talento inglese, che dopo essere esploso giovanissimo nel Borussia a Manchester si è perso, peraltro come quasi tutti gli acquisti multimilionari dei Red Devils. Dopo sei mesi in prestito a Dortmund e un anno grigio al Chelsea, ora con lo United è tempo di separazione definitiva: Gasperini è convinto di saper rilanciare un ragazzo (25 anni) dalla classe cristallina e dal carattere bizzoso. Se ci riuscisse, ne vedremmo delle belle.