Il proprietario del Milan Gerry Cardinale ha raccontato il progetto Milan a tutto tondo: "Prima di impegnarci nel calcio europeo abbiamo studiato 5 anni, con la visione di non sacrificare il risultato sportivo al flusso di cassa, e viceversa. L'investimento sul Tolosa è basato sui soli dati, la fase intermedia è stata la Fenway Group e infine c'è stato il Milan, uno dei brand maggiori in Europa. Dobbiamo riportarlo al tavolo dei migliori, non sapevo che solo il Real Madrid avesse vinto più Champions, è un asset da sfruttare in un'altra maniera. Berlusconi è stato il primo oligarca, è stato una sorta di George Steinbrenner dei suoi tempi".
La politica finanziaria è nota: "La gestione è oculata, senza che ne scadano la prestazioni, ma i ricavi in Premier sono il triplo. Non faremo mai investimenti con un passivo, abbiamo il business plan per ottenere movimento di cassa. Tutti vogliono vincere: un investitore deve performare in maniera costante, il Milan deve essere competitivo in Serie A e dare una mano alla Serie A affinché competa con Premier League e Liga, tramite i diritti televisivi".
La Superlega è stato un fallimento annunciato: "La vera domanda è capire perché ci siano tensioni tra grandi e piccoli mercati, come accade tra la Premier League e le altre leghe: è un fatto che conosciamo anche negli USA".