ROMA – Non era una minaccia. Era un avviso ai naviganti. “Se il testo resta così, dovremo escludere le squadre italiane dalle coppe europee”. Mentre l’Italia si faceva prendere a schiaffi dalla Svizzera salutando l’Europeo, il governo italiano scopriva che l’eliminazione rischiava di non essere nemmeno il peggiore dei mali in vista per il calcio italiano.
L’avviso di Ceferin all’Italia: “Potremmo escludere le italiane dalle coppe”
Immaginate in una stanza dell’Olympiastadion, il presidente della Uefa Aleksander Ceferin e il ministro Andrea Abodi. In quel confronto, il numero uno dell’Uefa è stato chiaro, facendo balenare il rischio per l’Italia di vedere le proprie squadre escluse dalle coppe. Tema della discussione, l’emendamento Mulè al decreto Sport e istruzione, che prevede l’autonomia delle leghe dalla Federcalcio: il testo punta a dare piena autonomia statutaria, regolamentare, organizzativa e gestionale alle leghe, il diritto per la Serie A di avere parere vincolante sulle delibere della Figc che la riguardano e la possibilità di ricorrere contro la giustizia sportiva direttamente al Tar del Lazio. In pratica, smantella l’autonomia della Figc.
Emendamento Mulè, l’Italia rischia l’infrazione
Un emendamento che per la Uefa è irricevibile. “Rischiate la procedura di infrazione”, ha aggiunto Ceferin. Abodi con il numero uno della Uefa si è impegnato a garantire che quel testo sarebbe scomparso: “Non esiste più”, gli ha detto di persona ormai oltre una settimana fa. Ma martedì 9 luglio, l’emendamento andrà in approvazione in commissione. Il governo assicura che quello che sarà presentato avrà subito una “profonda riformulazione”. Per la Uefa, non possono restare in senso assoluto il ricorso esterno alla giustizia sportiva. Né il parere vincolante della Serie A sulle delibere Figc.
L’agitazione dei club di Serie A
Tra i club di Serie A cresce la preoccupazione: il rischio di infrazione infatti è altissimo e la questione è diventata oggetto di discussioni e pensieri anche nell’ultimo consiglio di Lega. Quale sarebbe poi la conseguenza è difficile dirlo. Nessuno immagina davvero che la Uefa arrivi a escludere i club italiani tout court dalle coppe. Ma il rischio esiste. E soprattutto può aprire una frattura significativa tra i club italiani e l’organo europeo, proprio mentre dovrebbero lavorare congiuntamente all’Europeo 2032. E tutto per un emendamento fortemente voluto da Lotito, condiviso (anche pubblicamente) dal presidente della Lega Serie A Casini, ma mai avallato dai club di Serie A. A cui nessuno ha avuto il buonsenso di mostrarlo prima di portarlo in commissione.