Daniele Adani è stato intervistato ai microfoni di tuttomercatoweb.com ed ha commentato queste due giornate di Champions League, soffermandosi principalmente sul percorso delle italiane.
Riguardo l’Inter“Sì, hanno sofferto. All'Andata la Real Sociedad gioca sempre un calcio molto propositivo. Ha avuto diverse opportunità, l’Inter non è stata la solita squadra brillante. Ha regalato il primo gol, però poi la consapevolezza e il processo di continuità, chiaramente insieme a Lautaro, hanno permesso di rimediare una situazione un po’ complicata”.
Se i nerazzurri abbiano approcciato male alla gara: “Sì, la Champions League ti punisce. Se non approcci bene, se non gestisci bene ogni minuto di gara e non sai vivere dentro la stessa gara più tipologie di gare, ti fa pochi sconti. Soprattutto squadre di livello internazionale, come la Real Sociedad”.
Per quanto riguarda il Napoli: “Nonostante le tante opportunità, il Napoli è cambiato ed è diventato una squadra normale. La squadra normale vive sul filo dell’equilibrio le partite. Ha avuto palle gol, ha sbagliato e preso dei pali, ma c’è stata la predisposizione a fare la partita. Questo Napoli deve ridisegnare la percezione di tutti noi: non sempre dominerà il campo e il gioco, l’importante è che si riescano a connettere con le idee di Garcia mettendole in pratica, senza rimanere a metà strada”.
Sul pareggio del Milan: “Fino a una settimana fa era una squadra che giocava un gran calcio e aveva stupito. Hanno cambiato tanti giocatori, l’impatto derivante dal ritiro è basato sull’entusiasmo. Quando si sbaglia, com’è stato nel derby, bisogna far leva su un gioco d’insieme, una consapevolezza che gioco-forza adesso non può avere. Perché sono troppi i giocatori nuovi. E alcuni vanno visti a certi livelli, come il Milan è abituato a stare negli ultimi anni. Deve solo trovare continuità”.
In chiusura un parere sulla Lazio: “L’anno scorso ha performato molto, si è visto il lavoro di Sarri, che ha dato i suoi frutti nel biennio. Hanno cambiato, la partita con l’Atletico è una gran prova di carattere, il risultato alla fine è giusto per ciò che si è visto, per come la Lazio è andata a cercarlo contro una squadra molto più attrezzata. La Lazio deve lavorare e trovare nei nuovi le soluzioni che chiede Sarri, mentre nei vecchi un’attenzione e una concentrazione che non si sono visti nell’approccio con la Juve. Il rapporto tra lavoro da campo e lavoro mentale ancora dobbiamo vederlo”, riporta Tuttomercatoweb.