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Chi è Stephane Omeonga, l’ex calciatore del Genoa aggredito dalla polizia a Fiumicino

Un passato in Italia con le maglie, anche, di Avellino e Pescara

Numero 40 sulla schiena e tanta voglia di farsi notare anche in Serie A. L’agosto 2017 è un mese importante per Stephane Omeonga. Cresciuto nell’Anderlecht, terzo di cinque fratelli, due maschi e due femmine, famiglia di origine congolese trapiantata in Belgio, il giovane centrocampista, classe ’96, era approdato in Italia all’Avellino dove si era fatto notare a suon di prestazioni in Serie B. Su di lui aveva messo gli occhi il Genoa che dai lupi campani aveva già prelevato Izzo e Biraschi.

L’approdo al Genoa

Così al termine del campionato 2016/2017 ecco l’arrivo di Omeonga in A alla corte di Ivan Juric, tecnico dei rossoblù, che rimane colpito dal giocatore durante il ritiro austriaco di Neustift di luglio. Tanto che proprio ai primi di agosto il giocatore firma un contratto di quattro anni con il Genoa e si prepara per la sua nuova avventura in serie A nel club più antico d’Italia.All’epoca si presentò così ai tifosi del Genoa: “Quando sono venuto a Genova pensavo di firmare e basta. Poi mi sono fermato per andare in Austria. In seguito mi è stato chiesto di allungare la permanenza. Il mio compito è di dare il 100% ogni giorno, vedremo poi quello che sarà. Come caratteristiche mi piace toccare il pallone, mettermi a disposizione dei compagni e aiutare la squadra. Mi sono inserito in un gruppo umile. Una sorpresa visti i tanti giocatori dal curriculum importante”. E in allenamento Omeonga si fa notare per le sue treccine e per il suo movimento continuo.

Le caratteristiche

Un centrocampista difensivo, poco propenso al gol ma che lavora tantissimo e non si ferma mai garantendo dinamismo e corsa continua. Paragonandolo ad un giocatore attuale lo si potrebbe definire simile a Frendrup ma non con la stessa cifra tecnica. Eppure in quel Genoa che lotta per la salvezza si ritaglia comunque un suo spazio in un centrocampo che vede tra i protagonisti giocatori come Veloso e Bertolacci. Nelle amichevoli estive viene utilizzato spesso e non mancano le presenze nella massima serie. L’esordio è il 20 agosto contro il Sassuolo, 16′ da ricordare a lungo. La prima gara intera è quella contro l’Inter, 1-0, poi alterna panchina a subentri con alla fine cinque gare complete su sei in cui parte da titolare. In mezzo il cambio di allenatore da Juric a Ballardini. Ma la sua avventura in prima squadra si conclude nel gennaio del 2019 dopo aver raccolto appena 54′ in tre gare da subentrato. Inizia un lungo peregrinare in prestito: due volte all’Hibernian in Scozia inframezzato da un ritorno in patria al Club Brugge sino al Pescara che lo acquista a titolo definitivo nell’estate del 2020. L’anno successivo rescinde per accasarsi sempre in Scozia al Livingston quindi nel 2023 il passaggio in Israele al Bnei Sakhnin squadra nella quale milita tuttora.

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