APPIANO GENTILE – Dopo quel “non sono scemo” pronunciato dopo la vittoria con l’Ajax, citazione al “non sono un pirla” di Mourinho, Cristian Chivu, presentando la sfida di domenica sera contro il Sassuolo, ha affrontato un altro grande classico di José: il rumore dei nemici. A chi gli ha chiesto se il rumore dei nemici gli piaccia, come piaceva al suo maestro, ha risposto: “Ho mille altre cose a cui pensare. Il rumore dei nemici fa parte del gioco. Tiro avanti per la mia strada, sono preso dalle cose da fare per aiutare i ragazzi. La squadra merita di essere difesa perché è forte”.
L’eredità della passata stagione
Guardando poi alla passata stagione, in cui l’Inter è arrivata vicina a vincere tutto e non ha vinto nulla, il nuovo tecnico interista ha commentato: “A marzo tutto il mondo parlava dell’Inter, poi c’è stata qualche disgrazia. Non dobbiamo mai dimenticare che la squadra ha fatto una stagione super, con attributi e qualità. Ha mille altri aggettivi che non voglio citare. Mi permette di stare sereno e tranquillo”.
L’enigma dei due Martínez
Sulla formazione, Chivu non si è sbilanciato. Quando gli si è chiesto se contro i neroverdi a San Siro saranno in campo Lautaro Martínez, acciaccato, e Pepo Martínez, portiere di riserva finora mai impiegato, ha giocato sul fatto che i due abbiano lo stesso cognome: “Posso dire che un Martínez giocherà. Lautaro oggi si è allenato con noi. Dà sempre il massimo e capisce anche i momenti non semplici della squadra. Non ha mai cercato di tirarsi indietro. Mercoledì non riusciva nemmeno a camminare ma è venuto in panchina ed era anche disposto a entrare. Domani è a disposizione”. È molto probabile che sarà il portiere.
Meritocrazia nella scelta dei giocatori
Quanto ai criteri di scelta dei titolari, che finora lo hanno portato a scegliere i pretoriani di Inzaghi a discapito dei nuovi arrivati, Chivu ha spiegato: “Per me conta la meritocrazia. Il primo undici è importante e sono più importanti anche i cambi perché spostano l’andatura della partita. A Torino l’avevamo ribaltata con i cambi e voglio premiare l’atteggiamento della squadra. L’opportunità arriverà sempre. Prima o poi tutti avranno l’opportunità di giocare e di subentrare. Tengo sempre presente questo e questa sensibilità”.
Diouf e Luis Henrique
Parlando di singoli, Chivu ha elogiato Calhanoglu: “Per noi è importante, il valore che oggi ci dà in mezzo al campo è fondamentale”. Ha ricordato che Bisseck e Frattesi “hanno avuto problemi alla fine della stagione scorsa”, e ha parlato dei nuovi arrivi che finora si sono visti meno: “Avremo modo di vedere anche Diouf e Luis Henrique. Le partite che abbiamo fatto fino ad ora non ci hanno permesso di fare alcuni tipi di cambio. Ho però la sensibilità anche per loro e stanno facendo vedere che meritano di giocare”.