Nel lanciare la nuova stagione, che comprende più big-match rispetto al passato, Sky annuncia: «Abbiamo inviati su tutti i campi». Che ricorda vagamente i cartelli di molti anni fa nei quali certi alberghi assicuravano: «Tutte le stanze sono dotate di acqua corrente».
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Il motivo sta nelle ristrettezze che affliggono invece i concorrenti di Dazn, che da quest’anno hanno inviati solo per metà delle partite. Sulla resa del servizio — interviste del dopo gara introvabili — meglio glissare.
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Con l’aumento relativo dei prezzi, ha ripreso quota l’ipotesi secondo cui la mossa che abbina il massimo della convenienza al massimo della resa — partite via satellite con ricezione perfetta — sia quella di acquistare un bar.A quel punto esiste l’abbonamento Sky-Bar che comprende tutto quanto. E se si dimostra talento tra caffè e pizzette, magari diventa pure un affare.
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Molto virale sui social un Antonio Conte furioso che, dal labiale, sembra avercela con Juan Jesus. O almeno si spera che ce l’abbia con lui, e non con altri.
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Ma la frase di Conte a Sky Sport dopo il tracollo a Verona resta negli annali: «Non sono uno che apre la bocca per dare fiato alle trombe». E, poco dopo, passando a Dazn, l’evoluzione: «Non parlo mai a cavolo per dare fiato alle trombe».
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Tweet di un tifoso nerazzurro allo stadio per Inter-Lecce: “Il tizio seduto davanti a me, prima si è vantato di aver fatto 14 ore di autostrada per arrivare in tempo a San Siro, poi per tutta la partita ha guardato il telefonino”.
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Una (sana) perversione vintage ha indotto quelli del Novantesimo Minuto del lunedì sera su Raidue a confezionare la seguente cosa.Le gare si sono giocate tutte, sfruttando le radiocronache si manda un servizio che mette in ordine cronologico, si direbbe minuto per minuto, i gol segnati. Sembra una creazione dell’Intelligenza Artificiale, invece è frutto di un’attempata inventiva naturale.
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In settimana non è sfuggito un titolo di Sky Sport: “Zielinski: infortunio alle spalle”. E ancora in queste ore c’è gente che sta chiedendosi se Zielinski sia guarito oppure sia lì con un tutore che lo cinge da una spalla all’altra.
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Per fortuna c’è ancora l’atletica — un paio di ottimi meeting negli ultimi giorni. E quindi c’è Franco Bragagna, ormai a livelli interstellari. Su un concorrente che insegue il primo, la frase è: «Non è poi così lontano, come diceva un brano di tanti anni fa del Perigeo». Top.