Tutta l’umanità di Claudio Ranieri, nel fine settimana ospite dei giochi antirazzisti di Riace a fianco di Mimmo Lucano, l’ex sindaco – oggi europarlamentare nel gruppo “La Sinistra” – diventato celebre per il suo approccio alternativo nella gestione dei migranti (il cosiddetto “modello Riace”). Durante la manifestazione, incentrata sui temi dell’integrazione e della solidarietà, l’ex tecnico e attuale senior advisor della Roma ha espresso parole di apprezzamento e stima nei confronti di Lucano, per quattro volte sindaco del comune calabrese: “Da una parte c’è la disperazione di madri e padri che mettono i loro bambini sui barconi per fare in modo che potranno vivere, dall’altra parte c’è l’amore di Mimmo Lucano, che ha dato a tutti loro la cosa più importante: una speranza”, ha dichiarato Ranieri, che in Calabria sta trascorrendo le vacanze. Non certo la prima volta.
Il legame di Ranieri con la Calabria
Fortissimo il suo legame con la regione, dove ha giocato (al Catanzaro) e allenato (la Vigor Lamezia). Oltre al fattore sportivo c’è poi quello affettivo: in Calabria sono nate la moglie Rosa e anche la figlia Claudia. “Avevo sentito tanto parlare di Mimmo, questa sera l’ho conosciuto”, ha detto Ranieri ai microfoni de LaC News, sottolineando come “mi sembrava normale, per me che sto qui vicino, a trenta chilometri, venire a vedere tutto quello che ha fatto e sta continuando a fare”. Parole che hanno emozionato Lucano: “È bellissimo ricevere una persona come Ranieri, che ha deciso spontaneamente di venire. Passare dalle mie vicende giudiziarie a momenti come questo mi riempie d’orgoglio e coraggio”.
Mimmo Lucano: “Ranieri ci ha fatto capire come il calcio sia anche inclusione”
L’ex sindaco di Riace ha molto apprezzato le parole scelte da Claudio per l’occasione: “Con il suo discorso ha fatto capire che il calcio non è solo competizione e ricerca del risultato, ma anche partecipazione e inclusione, oltre che lealtà”. Mimmo Lucano ha incassato il sostegno di Ranieri per la proposta di legge sulla ripopolazione dei piccoli centri abitati: “Il 50 per cento dei comuni della Calabria da qui a cinque anni – spiega l’ex allenatore – avrà delle difficoltà perché tutti andranno via. Noi abbiamo tanto da dare. Abbiamo l’amore, perché noi italiani sappiamo che siamo emigrati tanti anni fa in America, in Belgio nelle miniere e i nostri nonni ne hanno sofferto. Ecco, quello che hanno sofferto loro adesso lo stanno soffrendo altri popoli e Mimmo, col suo amore, ha fatto veramente una cosa incredibile. Mi auguro che la legge da lui proposta al Parlamento europeo sulla ripopolazione dei piccoli centri venga approvata”.
Il tema del razzismo
Sulla questione del razzismo nel calcio, Ranieri ha detto che “non dovrebbe esistere, perché siamo tutti fratelli, anche se la mamma degli imbecilli è sempre incinta”. Presente all’evento anche Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione italiana allenatori: “Le pene servono, ma sui cervelli non agiscono. Bisogna lavorare sulla cultura e il rispetto della persona umana”, ha spiegato, contrapponendo il modello Riace al modello Albania, quello adottato dal governo Meloni: “Sono qui in veste di cittadino – ha detto Ulivieri – e credo che quanto fatto da Lucano sia una cosa eccezionale. Come Associazione allenatori lo abbiamo seguito con interesse. Oggi chi viene in Italia viene imbarcato in Albania. Sarebbe bello invece offrire loro, soprattutto ai bambini, un campo di calcio. Proviamo ad allenare la speranza, perché pensiamo che nell’uomo ci sia il senso della redenzione”.