LONDRA – Dopo tre sconfitte consecutive (contro il Leicester nel 2021, il Liverpool nel 2022 e l’Arsenal nel 2023), finalmente il Manchester City di Guardiola agguanta la Community Shield, ossia la supercoppa inglese, primo appuntamento della lunghissima stagione calcistica oltremanica. È 7-6 ai rigori per i citizens, dopo l’1-1 dei tempi regolamentari. Una beffa per il Manchester United, andato in vantaggio a otto minuti dalla fine, prima di farsi riprendere. È la prima volta che i Red Devils, la squadra che ha vinto più supercoppe oltremanica (21), perdono il derby in finale di Community Shield, dopo le vittorie contro i cugini nel 1956 e nel 2011. Ed è la seconda volta negli ultimi nove anni che vince la squadra trionfatrice in Premier League nella stagione passata: unica eccezione, oltre a oggi, sempre il City nel 2018 contro il Chelsea.
Squadre con tante assenze
Entrambe le squadre hanno molti assenti (Foden, Walker, Rodri, Stones, Hojlund, Malacia, Shaw), ma il City parte meglio, con quel suo oramai oliato 3-3-4 che diventa 4-5-1 in fase difensiva. In campo ci sono tanti giovani, come il 21enne centrocampista inglese Nico O’Reilly, al suo esordio assoluto in prima squadra, ma anche la coetanea mezzapunta James McAtee, Rico Lewis e il talentuoso attaccante norvegese Oscar Bobb. Proprio quest’ultimo al 22’ ha una buona opportunità in area, ma spreca fuori. Pochi minuti dopo, un’occasione ancora più ghiotta capita proprio a McAtee, per una grave incomprensione tra il redivivo Lisandro Martinez e i suoi compagni: ma il centrocampista inglese tira addosso a Onana.
Gli errori di Diallo
Il Manchester United ci mette un po’ a svegliarsi, ma quando lo fa potrebbe fare molto male ai cugini. Peccato che un altro giovane come l’ex atalantino Diallo sia irresistibile quando punta l’uomo ma altrettanto inconcludente nella fase realizzativa. Tra 29’ e 31’ minuto potrebbe portare in vantaggio i suoi, se prima non sbagliasse fatalmente l’ultimo passaggio a Mason Mount, a pochi metri dalla porta e dopo una bella azione corale. E poi cicca a lato da buona posizione dopo un’altra interessante penetrazione, anche qui con preziosa assistenza di un ritrovato Casemiro.
Dentro qualche big
Nel corso del secondo tempo entra qualche big: Garnacho e McTominay per lo United, Bernardo Silva, Matheus Nunes e l’ala 20enne brasiliana Savinho per il City, arrivato dal Girona per circa 35 milioni di euro. Dopo pochi minuti, Bruno Fernandes insacca un meraviglioso gol alla Del Piero, ma parte in fuorigioco, mentre un bambino fa invasione di campo e viene accompagnato alla porta. Dall’altra parte, Gvardiol ci prova da fuori, ma il tiro è largo.
Rashford si divora un gol, Garnacho fa centro
Eppure ecco che lo United, come nel primo tempo, emerge alla distanza. Al 75’ Rashford si divora una clamorosa palla gol, imbeccato da Garnacho, che da migliore in campo sconvolge la partita: solo davanti a Ederson, riesce a prendere il palo. Pochi minuti dopo ci riprova di testa ma niente, non è la sua giornata, come non lo è di Haaland, come spesso gli capita in una finale. Ma, a otto minuti dalla fine, ci pensa Garnacho a portare in vantaggio i suoi e assolvere i “peccati” di Rashford: Martinez esce benissimo in contropiede, la palla arriva al 20enne argentino che converge in area e infila Ederson per l’1-0.
Bernardo Silva, pari in extremis
È delirio rosso. Sembra fatta per lo United, invece la squadra di Ten Hag si fa beffare all’89’: il City attacca a testa bassa, Rico Lewis imbecca Bobb che, con un morbido cross, permette a Bernardo Silva di insaccare il pareggio, con il giovane uruguaiano Pellistri, entrato nel secondo tempo, che si perde portoghese e diagonale.
Dal dischetto decide Akanji
Si va direttamente ai rigori, ma prima Guardiola inserisce anche Akè e soprattutto Kevin De Bruyne, dopo le voci, poi smentite, di trasferimento in Arabia Saudita, mentre l’ex bolognese Zirkzee non entra nemmeno in campo. Ma a tradire inizialmente l’allenatore catalano è proprio Bernardo Silva, con un sinistro penoso dal dischetto, neutralizzato da Onana. L’errore di Sancho però, con Ederson che para aiutato anche dal palo, riporta le due squadre in parità. Si continua a oltranza, Evans manda il pallone alle stelle, Akanji non trema e firma la rete che manda la squadra di Guardiola in paradiso e lascia i diavoli rossi a bocca asciutta.