Como – Vincendo col Como l’Inter ha perso il campionato, dopo essere stata virtualmente campione d’Italia per quasi ventidue minuti, fino al 42’ del primo tempo. Dal gol di De Vrij a quello di McTominay, che ha restituito al Napoli il punto di vantaggio con cui era entrata in campo. Ai nerazzurri resta la delusione per uno scudetto perso, per somma di errori, lungo tutto il corso della stagione. Un tricolore vinto dal Napoli a quota 82, la più bassa dai tempi del Milan di Allegri, stagione 2010/11.
«La cronaca della gara»
Dopo la delusione, testa già alla finale con il Psg
Lautaro e compagni, applauditi dalla curva dei tifosi nerazzurri, hanno lasciato dietro di sé una scia di punti, fin dalla prima di campionato a Marassi. E nonostante il 2-0 contro un Como in dieci per l’espulsione di Reina, il Sinigaglia, entra nella geografia dei luoghi nefasti della storia nerazzurra. Gli interisti potranno rifarsi con gli interessi sabato prossimo a Monaco, nella finale di Champions contro il Psg. Ma bisognerà capire quanto il tricolore perso peserà sui nervi di Simone Inzaghi — in skybox a Como, perché squalificato — e dei suoi giocatori.
Troppi 13 punti in meno rispetto alla scorsa stagione
Per chi ha seguito il film del campionato interista, verrebbe naturale individuare il momento in cui il sogno si è rotto nel 2-2 con la Lazio alla penultima giornata, raggiunto dagli ospiti su rigore al 90’. Ma non basta a spiegare i 13 punti in meno rispetto allo scorso anno. Riavvolgendo la pellicola, si incontrano inciampi anche peggiori che — aggravante — si somigliano: dal pareggio a Genova, altro 2-2 partendo da situazione di vantaggio, a quello di Parma, sempre 2-2 con rimonta avversaria. Hanno fatto male il pari a Monza, il solo punto in due partite col Bologna, l’identico magro bottino con il Milan, il ko a San Siro con la Roma. E sono pesati i risultati negli scontri diretti: le uniche vittorie sono arrivate con l’Atalanta.
Eccessivo rilassamento in campionato
Che l’Inter da inizio stagione abbia sacrificato il campionato per la Champions, è falso. Nel maxi-girone europeo, Inzaghi ha schierato l’altra Inter, quella di Carlos Augusto e Zielinski, Asllani e Taremi, preservando le stelle per la serie A. Ha fatto il contrario solo per i quarti e per le semifinali, battendo prima il Bayern Monaco e poi il Barcellona. I troppi errori in campionato sono figli della stanchezza fisica e mentale dei giocatori — a Como hanno giocato la 58ª partita da agosto — cui si aggiunge quel «sapendoci forti, ci rilassiamo», pronunciato con candore da Mkhitaryan.
Sirene dall’Arabia per Inzaghi
Mentre in Italia schiva le critiche, all’estero Inzaghi è corteggiato. Dopo i tentativi di metterlo a contratto da parte del Psg e di club di Premier League, Manchester United in testa, lo scorso aprile è arrivata l’offerta monstre dell’Al-Hilal, che gli consentirebbe di allentare la tensione, lavorando in un campionato a minor voltaggio come quello saudita. Il sogno degli arabi era Ancelotti, ma nell’impossibilità di portarlo a Riad, l’offerta che invoglierebbe chiunque è stata girata al piacentino, e potrebbe presto essere fatta a Mourinho: contratto di più anni, ingaggio superiore ai 30 milioni netti a stagione più bonus, e la possibilità per il tecnico di tornare in Europa già nel 2026/27 senza penali. Oaktree, fondo proprietario dell’Inter, è pronto a proporgli un ricco (per gli standard italiani) prolungamento di contratto a 10 milioni netti l’anno, bonus compresi. «Inzaghi è il maggiore artefice del ciclo, vogliamo rinnovare il suo contratto», ha detto a Como, prima di conoscere il destino dello scudetto, Marotta. Poi ha lasciato lo stadio prima dei tre fischi.
Como-Inter 0-2 (0-1)
Como (4-2-3-1) Reina 5 – Vojvoda 5.5, Van der Brempt 5 (36’ st Ikoné sv.), Smolcic 5, Valle 6 – Perrone 6 (8’ st Engelhardt 6), Da Cunha 5.5 – Paz 6 (36’ st Iovine sv.), Caqueret 5.5 (48’ pt Butez 6), Strefezza 6; Douvikas 5 (8’ st Cutrone 5.5). All. Fabregas 6.
Inter (3-5-2) Sommer 6 – Bisseck 6 (15’ st Acerbi 6), De Vrij 7, Augusto 6.5 – Darmian 5.5, Calhanoglu 6.5 (15’ st Barella 5.5), Asllani 6, Zalewski 6.5 (35’ st Topalovic sv.), Dimarco 6.5 (15’ st Dumfries 6) – Correa 7, Taremi 6 (28’ st Arnautovic 5.5). All. Farris 6.5.
Arbitro: Massa 5.5.
Reti: 20’ pt De Vrij, 6’ st Correa
Note: espulso Reina. Ammoniti Calhanoglu, Zalewski, Strefezza, De Vrij.