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Como-Juventus 1-2, altra doppietta di Kolo Muani: i bianconeri soffrono ma vincono

Secondo successo consecutivo per la squadra di Thiago Motta. L’ex Psg sblocca il risultato nel primo tempo e all’89’ trova su rigore la rete da tre punti. Proteste dei padroni di casa per un presunto fallo di mano di Gatti non punito con il rigore

COMO – Un portiere, un centravanti e via, si può vincere anche così, senza sofismi e con un bel vuoto in mezzo tra chi para e chi segna: le quattro respinte di Di Gregorio valgono appena un poco di meno delle cinque reti in tre partite di Kolo Muani, l’uomo che sta abbattendo ogni teoria: puoi giocare male quanto vuoi, ma basta buttargli una palla (anche per caso, com’era successo domenica scorsa) e lui la trasforma in gol.

«La cronaca della partita»

Kolo Muani, che gol

Il primo che ha fatto a Como è stato sensazionale, per potenza e coordinazione, mentre il resto della serata l’ha passato senza connessione coi compagni, in verità disconnessi da qualunque idea di gioco d’attacco, ma che importa: dopo il rosario dei pareggi, stanno arrivando vittorie alla vecchia maniera, quando certe prestazioni venivano bonariamente definite “ciniche” ma si portano su tutto, specie per una squadra che non vinceva due volte di fila da novembre. Il Como ha brillato, giocato e perduto, tradito dai molti difetti, specie d’ingenuità, che ha, ma Fabregas era furioso per un mani di Gatti non punito sull’1-1. “Contro certe cose non si può lottare. Era rigore netto, non c’è nulla da interpretare”. “Un mezzo tocco mentre mettevo la mano sul corpo del mio avversario, al Var non si percepisce neanche l’entità”, la replica del bianconero.

Motta non cambia la Juve

Thiago Motta aveva confermato per la prima volta la formazione della partita precedente, come se gli undici schierati contro l’Empoli gli avessero fatto buona impressione, invece della pessima che era parsa ai più. In effetti, gli esiti del campo hanno dato ragione ai più, perché la Juve, che pure s’era tolta di dosso le ansiose paure che l’avevano attanagliata domenica scorsa, ha vissuto la partita a rimorchio del Como, presa in mezzo tra un cross di Strefezza, un colpo a sorpresa di Nico Paz (gran risposta di Di Gregorio all’11’), il ritmo di Perrone e Da Cunha (pure lui pericoloso da fuori al 23′).

La Juve si rilassa, Diao pareggia

I bianconeri hanno messo una pezza di qua e una di là, ma sempre correndo dietro alle idee degli altri. La differenza è che adesso la Juve ha un giocatore in più, capace di disarcionare un risultato per conto proprio, come è successo al 23′, quando un buon lavoro di recupero e ripartenza di Weah e Nico Gonzalez ha scatenato la corsa aperta di Kolo Muani, che ha chiuso lo scatto con una staffilata micidiale all’incrocio, mentre Dossena lo rincorreva con la lingua di fuori e Butez s’inginocchiava ancora prima di ricevere la bordata. Ma poi? Ma poi pure l’opera di contenimento ha smesso di funzionare e la Juve ha preso un gol dilettantesco, tra il piglio distratto con cui Koopmeiners è stato bruciato da Cutrone e l’amnesia collettiva sul cross di costui, spiovuto verso tre giocatori del Como soli soletti nell’area: tra loro Diao, che ha segnato di testa.

Kolo fa il bis su rigore

Il senso unico della partita non ha cambiato direzione neanche nella ripresa. Motta ha sostituito il disorientato Savona con il non meno disorientato Kelly, Di Gregorio ha sfoderato altre due parate fondamentali su Paz e Strefezza (e c’è stata una traversa di Dossena nel recupero), e insomma la Juve s’è aggrappata a quello, al tempo che passava, al Como che fatalmente calava, alla differenza di spessore dei cambi, cavando da una partita di onesto traccheggio il tesoro di tre punti senza quasi un’occasione da rete, a parte il gol del primo tempo e il rigore finale, provocato da una sconsiderata uscita a vuoto di Butez, che anziché la palla ha centrato col pugno il testone di Gatti. Il rigore l’ha naturalmente segnato Kolo Muani con il ventinovesimo tocco (pochi, ma pesantissimi) della sua partita solitaria. Vlahovic, per la cronaca, non ha giocato un minuto. Non l’hanno nemmeno mandato a scaldarsi. Ha potuto godersi Kolo Muani da seduto, in relax.

Como-Juventus 1-2 (1-1)Como (4-2-3-1): Butez; Smolcic, Goldaniga, Dossena, Alex Valle (28′ st Van der Brempt, 34′ st Fellipe Jack); Perrone, Da Cunha (34′ st Engelhardt); Strefezza, Nico Paz, Diao (28′ st Douvikas); Cutrone (18′ st Ikoné). (22 Vigorito, 25 Reina, 6 Iovine, 27 Braunoder, 60 Chinetti, 80 Caqueret, 94 Lesjak). All.: Fabregas.Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Weah, Gatti, Veiga, Savona (1′ st Kelly); Koopmeiners (15′ st Douglas Luiz), Locatelli (15′ st Thuram); Nico Gonzalez (32′ st Conceiçao), McKennie, Yildiz (22′ st Mbangula); Kolo Muani. (1 Perin, 23 Pinsoglio, 2 Alberto Costa, 9 Vlahovic, 17 Adzic, 40 Rouhi). All.: Thiago Motta.Arbitro: Abisso di Palermo.Reti: nel pt 34′ Kolo Muani, 46′ Diao; nel st 44′ Kolo Muani (rigore).Angoli: 9-1 per il Como.Recupero: 0′ e 5′.Ammoniti: Goldaniga, Strefezza, Savona e Alex Valle per gioco falloso.Spettatori: 7.500.

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