Questo sito contribuisce alla audience di
 

Conceiçao: “Ho la stessa angoscia dei tifosi”. E bacchetta Joao Felix: “Deve essere più decisivo”

Le parole del tecnico del Milan alla vigilia della sfida con la Lazio, partita da non fallire: “Non possiamo aggrapparci alle piccole sfortune, dobbiamo lavorare su quello che non va e portare risultati, non c’è altra via”

MILANELLO – “La mia angoscia è la stessa dei tifosi”. Sergio Conceiçao non si tira indietro. Anche stavolta il tecnico del Milan ci mette la faccia, in conferenza stampa alla vigilia della partita con la Lazio, meno di 48 ore dopo la notte da incubo di Bologna. I tifosi contestano, lui li comprende: “Anche io non ci sto a perdere. Qualche sfogo, certe volte, è collegato a questo”. Ma difende i giocatori: “Se hanno la stessa fame dei tifosi? Ogni persona ha il suo carattere, chi non parla tanto non significa non abbia voglia di vincere. Tutti lo vogliamo, altrimenti non saremmo qui”.

Conceiçao studia un nuovo modulo

Il quarto posto è un miraggio, ma Conceiçao non molla. Va avanti per la sua strada, contento che da lunedì senza coppe avrà a disposizione più tempo per allenare la squadra a modo suo. Con una novità in divenire, la difesa a 3, che annuncia con una battuta amara: “Giocherò qualche partita con un altro sistema di gioco, ma prima bisogna lavorarci sul campo, comincerò da martedì. Nella mia carriera ho utilizzato il 4-3-3, il 3-5-2, il 3-4-3. Ci lavorerò…se avrò tempo”, dice sorridendo. La vita degli allenatori è sempre con la valigia in mano, lo ha ripetuto in queste settimane e mai come oggi il concetto è attuale.

Una vittoria per ripartire

Ma intanto bisogna rialzarsi, dare un segnale per tentare di salvare il salvabile. La sua ricetta è chiara: “Come si fa a risalire? Vincere, vincere, vincere, vincere. Non perdere. Non possiamo aggrapparci alle piccole sfortune, la vita è così. Dobbiamo lavorare su quello che non va e portare risultati, non c’è altra via”. Lui ci crede: “Ci restano 12 partite in campionato, dobbiamo giocare al mille per cento dal primo all’ultimo secondo. Subiamo gol in cui succede sempre qualcosa di strano, è un momento che però passerà”, aggiunge in riferimento agli errori dei giocatori (ad esempio Pavlovic a Bologna e Maignan a Torino) e alle decisioni dell’arbitro Mariani a Bologna (“Abbiamo preso un gol che non ci sta, c’era fallo. È un errore dell’arbitro che non possiamo controllare. Sull’altro episodio ho visto con i miei occhi che la palla era fuori”).

Gonfia ancora il petto, come ha fatto giovedì al Dall’Ara: “Fin da piccolo mi sono abituato a vincere, l’ho fatto sia da giocatore si da allenatore. Ho studiato molto per 13 anni prima di arrivare in Italia, un sogno per me, e ora metto tutto a nudo in una grande squadra”.

Il rendimento di Joao Felix

La Lazio è avversario tosto, in una serata che si preannuncia difficile anche per l’atmosfera che si respirerà a San Siro. L’ex Porto spiega di aver studiato gli avversari, uno dei club in cui ha giocato da calciatore (“Lì ho vissuto tre anni stupendi”), ma non dà indicazioni di formazione. Finora ha fatto solo scarico con chi ha giocato giovedì, domani farà delle prove per la sfida con la squadra di Baroni. Spiega però di aver compreso il momento poco brillante di Joao Felix, che a Bologna doveva partire in panchina: “Il dottore mi ha detto che Pulisic non poteva cominciare la partita. Ha un problema fisico da un mese, dobbiamo gestirlo. Così ho dovuto mettere Joao”.

Le scelte per la Lazio

Sul genietto portoghese la sua analisi è più ampia: “Lui è molto bravo tra le linee, ma a volte per toccare di più il pallone si sposta in zone in cui non serve. Abbiamo bisogno di una seconda punta. Deve essere più decisivo, non può trovarsi lontano dalla porta come succede adesso. Deve fare la differenza negli ultimi trenta metri”. Domani l’ex Chelsea è in ballottaggio con Pulisic, di nuovo. Reijnders agirà in mediana con Fofana, davanti sembrano sicuri del posto Leao e Gimenez. Una vittoria, al netto della ormai difficile corsa al quarto posto, restituirebbe un po’ di serenità.

Segui tutte le ultime notizie di sport

Next Post

Se il portiere trattiene palla per 8’’, angolo per gli avversari. Cambia una regola del calcio

Sab Mar 1 , 2025
L’arbitro, partendo da 5, effettuerà anche un conto alla rovescia di avvertimento. In precedenza la perdita di tempo veniva punita con una punizione a due in area

Da leggere

P