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Conceiçao: “Il Milan ha vinto sette Champions, una Supercoppa non può saziarci”

Il tecnico rossonero è chiaro alla vigilia della partita con il Cagliari. E su Rashford: “È un bel giocatore”

Milano – “Un club che ha vinto sette Champions non può avere la pancia piena per una Supercoppa”. Niente più sigaro, balli e musica. Sergio Conceiçao ha ancora un po’ di tosse: è a San Siro per la rifinitura verso Milan-Cagliari, ha le idee chiare e sguardo fermo: Il trionfo di Riad “è il passato”. La coppa “l’abbiamo meritata e ce la siamo goduta, certo, ma abbiamo 17 punti di svantaggio rispetto al primo posto in classifica in campionato e ora dobbiamo cominciare a vincere e convincere per arrivare il più in alto possibile”. L’emozione dell’esordio in panchina a San Siro c’è, ma è quasi offuscata dalla quantità di pensieri che gli frullano in testa: “Avvertirò l’adrenalina normale di una partita e cercherò di capire dove sono, ovvero in un club storico. Qualcosa magari sentirò prima del fischio d’inizio, non sono una pietra, ma voglio soprattutto preparare al meglio i ragazzi”.

“Sono il leader massimo dello spogliatoio”

Duro e deciso, Sergio, come una calamita attira a sé le pressioni: “Maignan capitano? Non mi interessano le polemiche. Io sono il leader massimo dello spogliatoio, ma tutti devono prendersi le proprie responsabilità, a prescindere da chi indossa la fascia”. Per la ripartenza, almeno inizialmente, si va avanti con il 4-3-3. Conceiçao lo spiega così: “Devo trovare un buon equilibrio in entrambe le fasi. Oggi penso che il centrocampo a 3 dia più sicurezza alla squadra. A me piace giocare anche con due punte, ma ho bisogno di lavorarci. Posso cambiare anche all’interno di una partita, l’ho fatto a Riad: sono qui per questo, mi pagano per questo”. I giocatori meno utilizzati da Fonseca avranno le loro occasioni: “Per me partono tutti sullo stesso livello e giorno dopo giorno vedrò, in base alla strategia di ogni incontro, chi può darci una mano. Nessuno è escluso e nessuno è titolare sicuro”.

“Rashford? È un bel giocatore”

Sul mercato vuole fare il punto dopo il Cagliari: “La dirigenza ha provato a parlare con me una o due volte, ma non è il momento giusto, abbiamo una partita da vincere. Il giorno dopo forse avremo tempo di parlarne”. Su Rashford però si lascia sfuggire che sì, “è un bel giocatore, come tanti altri. Vediamo quello che succede”. L’inglese del Manchester United, 27 anni, è la prima scelta del club rossonero per l’attacco: a metà settimana c’è stato un incontro positivo con il fratello-agente, i Red Devils lo possono cedere in prestito contribuendo al pagamento dello stipendio da 13 milioni lordi.

Conceiçao: “Difficile non è arrivare lassù, ma restarci”

Non va abbassata la tensione, perché in stagione a grandi vittorie hanno fatto seguito passi falsi inaspettati: “Ho visto le partite con Real Madrid e Cagliari. La cosa difficile non è arrivare lassù, ma restarci. Bisogna continuare con le belle cose viste a Riad, non cadere subito. Contro Juventus e Inter in alcune fasi i ragazzi non mi sono piaciuti per niente. Abbiamo commesso errori nel pressing, nel timing delle corse in avanti. Ci sono delle cose che dobbiamo migliorare”. Insomma, concentrazione massima. Come sempre, con Sergio a dettare la rotta: “Ho ballato per la Supercoppa, ma già nel pullman che ci portava all’aeroporto pensavo a come calmare i ragazzi e a battere il Cagliari”.

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